Il libro è spettacolare. Il più bel libro che io abbia mai letto. L’autore è il mio preferito e, per giunta, l’edizione è molto bella; utilissimo l’albero genealogico in fondo al libro.
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Descrizione
Da José Arcadio ad Aureliano, dalla scoperta del ghiaccio alla decifrazione delle pergamene di Melquíades: sette generazioni di Buendía inseguono un destino ineluttabile. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da un linguaggio portentoso e da una prodigiosa fantasia, Gabriel García Márquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma dell'esistenza umana. Un universo di solitudini incrociate, impenetrabili ed eterne, in cui galleggia una moltitudine di eroi.
Video Recensioni
Dopo aver letto il libro Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Quando magia e scrittura si mischiano...
Scritto da IRINAil 18 maggio 2018Questo è un libro dal quale non ci si riprende tanto facilmente. E' un libro intessuto di magia, la cui trama si snoda per chilometri e chilometri e, nonostante la fatica della corsa, vorresti non finisse mai. Non è un libro semplice da leggere, questo di certo no, è complicato e a tratti confusionario, ma ad un certo punto diventa una vero e proprio bisogno, una vera propria fame: se lo leggi, devi continuare, punto. E lui ti porterà in luoghi dove la magia accade senza che ci sia bisogno di alcuna spiegazione, accade e basta, e nessuno se ne stupisce, perché essa si mischia al regolare capitare delle cose e si infila nella trama come un personaggio a sé. Quindi: Il libro è FENOMENALE! Un must have.
Quando magia e realtà si fondono
Scritto da Imma il 18 maggio 2018Il romanzo è ambientato nell'immaginario villaggio Macondo e attraversa sette generazioni della famiglia Buendia. Tuttavia non è un semplice romanzo familiare, in quanto mescola elementi reali con elementi magici e fantasiosi, infatti è uno dei romanzi più famosi della corrente del realismo magico. Consiglio di leggerlo perché la scrittura di Marquez lascia incantati per quanto sia ben costruita, piena di formalismi ma non per questo pedante, anzi è semplicemente incantevole. Poi i numerosi personaggi sono tutti meravigliosi, ognuno si contraddistingue per una particolare caratteristica, ma sembrano tutti segnati da quella solitudine che è il perno del romanzo. É un classico novecentesco da non perdere, di sicuro uno dei migliori libri mai letti.
Bellissimo
Scritto da gioacchino.marinoil 18 maggio 2018Straordinaria epopea genealogica che percorre la metamorfosi di una dinastia familiare distesa su un intero secolo. Meglio mettersi in uno stato d'animo di assoluto relax per intraprendere l'avventura della sua lettura: da leggere qualche pagina ogni giorno, senza interruzioni di settimane o mesi, altrimenti serve ripartie da zero per riprendere il filo e immergersi nuovamente nell'atmosfera (tanti personaggi e vicende). Scritto da un assoluto genio ispirato; la cura dei dettagli, la costruzione della storia e i continui rimandi a elementi narrativi precedenti della stessa storia ti tengono ipnoticamente connesso con un filo conduttore che si consolida e aumenta lo spessore pagina dopo pagina... grazie!
Una storia di una vita
Scritto da Lucianoil 17 maggio 2018 Parto con il dire che il libro sicuramente non piacerà a tutti, poiché è scritto in modo confuso, a volte disordinato.
Spesso sarete costretti a tornare indietro, per capire come e perché succedono cose, chi sono i personaggi che compaiono, e sarà difficile mantenere un filo logico in tutto quello che accade.
Il realismo magico che accompagna questo romanzo lo rende unico. La storia di questa famiglia, gli avvenimenti che l'accompagnano, le situazioni in cui si trovano, è tutto interessante, accattivante, affascinante, sia per come l'autore ce lo pone sia per quello che, in effetti, ci pone.
È un misto tra filosofia e realismo, seppure all'inizio vi abbia dato l'impressione di qualcosa di strano e, magari, poco interessante.
È un crescendo di bellezza. Una lettura che non potete penso non fare.
La storia di una vita
Scritto da erikmaier85il 16 maggio 2018 Una lunga storia che attraversa di generazioni in generazione, ben sette, la vita della famiglia Buendìa, il cui capostipite Josè Arcadio è il fondatore della città di Macondo, una realtà isolata dal mondo intero, da cui si dirama la lunga e intricata narrazione. Oltre alla descrizioni dei luoghi così vivida, il romanzo colpisce anche per la bravura di Marquez di
rendere i protagonisti, attraverso i loro sentimenti, tanto reali, che il lettore può immedesimarsi in loro. E' il classico libro adatto per essere regalato.
Una goduria pazzesca
Scritto da silviasantini0598il 15 maggio 2018"Cent'anni di solitudine" di Gabo Marquez descrive un mondo vero, autentico, spontaneo e assurdo allo stesso tempo; l'intero romanzo è un ossimoro. È incredibile come l'autore sia riuscito a inserire in una realtà che noi teen faremmo meglio a considerare, al posto di quella che si trova all'interno dei nostri smartphone, una famiglia assurda come quella dei Buendía. Infatti noi siamo abituati ad avere davanti agli occhi canoni di qualsiasi tipo, modelli, prestabiliti da "chi sa chi", che vengono presi come l'Assoluto a cui rifarsi, limitando inevitabilmente l'immaginazione, mentre i libri danno il risultato completamente opposto. Leggendo Marquez la mia immaginazione ha goduto come non mai: mi sono immersa in un mondo abitato da nonne assurde, dove le stuoie volano, i morti resuscitano, i preti lievitano bevendo cioccolata, le sceme salgano al cielo in anima e corpo, i finocchi fanno il bagno in vasche di champagne, le ragazze legano i fidanzati con guinzagli di seta come cagnolini e altre mille assurdità, ma soprattutto ho trovato descritta la mia vita quotidiana in un modo veramente originale, accettando la solitudine nella quale a volte siamo immersi in maniera ancora più poetica e vedendola come qualcosa di inevitabile.
Da leggere
Scritto da lucafreschilliil 13 maggio 2018Straordinaria epopea genealogica che percorre la metamorfosi di una dinastia familiare distesa su un intero secolo. Meglio mettersi in uno stato d'animo di assoluto relax per intraprendere l'avventura della sua lettura: da leggere qualche pagina ogni giorno, senza interruzioni di settimane o mesi, altrimenti serve ripartie da zero per riprendere il filo e immergersi nuovamente nell'atmosfera (tanti personaggi e vicende). Scritto da un assoluto genio ispirato; la cura dei dettagli, la costruzione della storia e i continui rimandi a elementi narrativi precedenti della stessa storia ti tengono ipnoticamente connesso con un filo conduttore che si consolida e aumenta lo spessore pagina dopo pagina... grazie!
Cent'anni di solitudine
Scritto da onestonil 13 maggio 2018 "Cent'anni di solitudine" non ha certo bisogno di presentazioni: scritto dal Premio Nobel Gabriel Garcia Màrquez, è la sua opera più celebre ed una pietra miliare della letteratura del Novecento.
Sei generazioni della famiglia Buendia si susseguono lungo il romanzo: sempre dagli stessi nomi e dallo stesso destino segnate. Una saga familiare fatta di uomini, ma anche - in fin dei conti, soprattutto - di donne, che trova la sua essenza nella sua stessa ambientazione, l'immaginaria città di Macondo, fondata proprio dai Buendia e metafora della situazione sudamericana e dell'umanità tutta. "Cent'anni di solitudine" è un romanzo poetico e malinconico, in cui sogno, soprannaturale e realtà vengono sapientemente mescolati tra loro. Un romanzo che accompagna il lettore a Macondo, lo fa vivere insieme alla famiglia Buendia per un secolo e gli fa scoprire una verità universale: la solitudine dell'uomo, intrinseca in lui ed ineluttabile, in qualsiasi tempo ed in qualsiasi luogo.
Un libro che merita qualsiasi sforzo.
Scritto da Giuliail 12 maggio 2018 Nell'avvicinarmi a Garcia Marquez ho preferito partire da libri più di nicchia rispetto al volume attraverso il quale l'autore colombiano è riuscito ad aggiudicarsi il Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Profondamente colpita dagli altri, ho infine deciso di fare l'ultimo passo verso quello che - con buona base di approssimazione - è generalmente riconosciuto come il suo capolavoro. Riconosco la difficoltà nella lettura dovuta alla novizia di particolari, dettagli, problemi di omonimia e passaggi temporali in cui pare quasi che sia la storia stessa a diventare protagonista.
Nel libro si tratta, difatti, delle vicende intergenerazionali dei vari componenti della famiglia Buendia in un viaggio che porta avanti di pari passo il tema dell'amore con quello della solitudine. Alcune immagini sono particolarmente significative: da una parte il desiderio di conquista, di uscire, scoprire e conquistare di alcuni componenti della famiglia e dall'altra, l'attaccamento ai luoghi, alle cose e ai sentimenti di altri personaggi (come la vecchia che resta in uno stadio di completa solitudine dopo la morte del marito per centinaio d'anni, appunto).
Ciononostante, tutta la fatica e le possibili difficoltà non sono nulla se paragonate con la chiusura del cerchio a cui si potrà così assistere sul finale. Articolato, ragionato e paradigmatico: imbattibile.
Un racconto totale
Scritto da GIULIAil 12 maggio 2018Chiariamo una cosa: Cent'anni di Solitudine è uno di quei libri che o si amano o si odiano, insomma non lascia indifferenti. Io, personalmente, lo amo. Come ha scritto qualcuno, in questo libro c'è tutto, ma davvero tutta la vita. La cosa straordinaria è che, nonostante si presti ad una miriade di interpretazioni di una certa profondità e spessore (riferimenti all'eterno ritorno, tanto per dirne una, sono ricorrenti in tutta l'opera), può essere anche una lettura "leggera", allegra in realtà, che ti coinvolge con tutti i suoi sfaccettati attori. Fermo restando, però, che se ne assapora davvero il gusto solo provando ad andare oltre i fatti in sé, e cercando di cogliere quella totalità che abbraccia il villaggio di Macondo.
Non lo consiglierei
Scritto da il 10 maggio 2018Personalmente ho trovato la lettura di questo libro estremamente noiosa e pesante, tanto da aver dovuto fare uno sforzo per arrivare alla fine, speranzosa che il finale potesse cambiare la mia opinione su questo romanzo, come invece non è stato. La dimensione in cui è ambientato il romanzo, tra il realistico e il fantastico, non è riuscita a coinvolgermi, facendomi sentire sempre e solo spettatrice lontana e mai parte di quanto narrato. Alla cine della lettura non mi sono rimasti grandi spunti di riflessione ma solo il sollievo di aver terminato un'impresa che sembrava impossibile, ovvero arrivare all'ultima pagina senza arrendermi prima.
Meraviglioso
Scritto da Sabrinail 23 aprile 2018Un libro tra i più belli mai letti. Un'opera avvincente e di uno stile inimitabile. La realtà che si mescola alla magia; il confine con il reale scompare e fa da struttura portante a tutta la storia. Una famiglia messa alla prova da gioie e dolori, superstizioni, morti e vivi ma anche da inaspettati miracoli. Una generazione che man mano che scorre il tempo si ramifica in un ripetersi di nomi e situazioni. L'amore, che come un fiume in piena tocca incessantemente le sue sponde, è un filo conduttore tra i rapporti della famiglia Buendì. Ma per quanto amore e quanta felicità possa scorrere nelle travi della grande casa di Macondo, tutti inesorabilmente fanno i conti con la propria solitudine; una solitudine che colma tutti gli spazi di questa storia. è un viaggio fantastico e indimenticabile in una terra desolata che come compare un giorno sulle tratte degli zingari, un altro giorno, dopo molte peripezie (una crescita fiorente, l'arrivo della società bananiera, l'arrivo del treno, dei soldati e della guerra, delle tempeste incessanti) scompare.
Originale sì, capolavoro no
Scritto da leonardodonatiil 04 dicembre 2017Sicuramente un libro diverso dagli altri, a metà tra fiaba e romanzo, che merita di essere letto, dopodichè dipende un pò dai gusti, può piacere come no. A me personalmente non è piaciuto molto e sinceramente non mi ha neppure offerto grossi spunti di riflessione. Il suo punto di forza sta nello stile dell'autore, uno stile poetico ma a tratti crudi e talvolta volgare. Invece ho trovato la trama un pò scialba e vuoti i suoi innumerevoli personaggi, tra cui spicca il solo mago Melquiades, l'unico con un nome "tutto suo", che secondo me è alla fine il vero protagonista del libro.
capolavoro
Scritto da VIVIANAil 04 dicembre 2017Il capolavoro per eccellenza di Marquez: l'intensa storia della famiglia Buendia, che si estrinseca nell'arco di cent'anni attraverso varie generazioni. Ogni personaggio è ben delineato, estremamente umano nei suoi tratti più peculiari, straordinariamente vero nelle sue caratteristiche positive e negative. Realtà e magia si fondono nello stile unico di questo scrittore che, come nessun altro, riesce a catturare l'attenzione e l'anima dei propri lettori, in un miscuglio di nostalgia difficile da dimenticare.
120 anni
Scritto da paolascrivil 01 dicembre 2017Cent'anni di solitudine è una saga familiare ambientata nell'immaginaria e isolatissima cittadina di Macondo, situata nella Colombia caraibica. È qui che si svolge l'intera vicenda, ed è qui che sette generazioni si succedono, spesso condividendo un'improbabile contemporaneità. La famiglia Buendía, e coloro che in modo improprio vi appartengono, conta personaggi che contano su un'assurda longevità. Ursula Iguarán, la più vecchia donna di casa Buendía, vivrà 120 anni, arrivando a conoscere quasi tutti i membri della famiglia. Tra questi vi sono chiaroveggenti, alchimisti, colonnelli, dittatori, imprenditori, ricamatrici, accordatori di strumenti musicali, orafi, pasticceri, ribelli, suicidi, zingari, soldati, prostitute girovaghe e gigolò.
Il libro che salverei
Scritto da erasmoil 01 dicembre 2017 Se dovessi intreprendere un lungo viaggio per mare di certo lo porterei con me, in un baule ben sigillato per evitare che si bagni, così da avere un libro da poter leggere eventualmente per il resto della mia vita su un'isola sperduta. Perchè qui dentro c'è la vita, tutta quanta: c'è la magia, l'amore, la natura e il tentativo dell'uomo di comprenderla e dominarla, e il suo ineluttabile abbandono al mistero di cui si è parte. In questo libro c'è la guerra, c'è il sesso, l'amicizia - e l'esperienza, che mai riuscirà a deviare il destino.
Cent'anni di solitudine è IL libro.
Unico e stupendo
Scritto da Laura Giuseppinail 30 novembre 2017Ho letto questo romanzo diversi anni fa e ne sono rimasta sconvolta! È unico, l'esempio perfetto del realismo magico. I personaggi sono tantissimi e tutti incredibilmente ben definiti. Il passato, il presente e il futuro si alternano, una sola pagina è piena di informazioni, di avvenimenti reali o magici. Leggere questo romanzo è un'avventura stupenda e incredibile. Quando ho letto le ultime righe sono rimasta a bocca aperta e riuscivo a pensare solo a quanto ero scossa e a quanto questo libro sia infinitamente geniale!
Un grande classico
Scritto da Annail 28 novembre 2017Più che la storia in sé, che attraversa cent'anni e diverse generazioni di Aureliani e José Arcadi, più che la prosa di Marquez, di cui non c'è niente da eccepire ma non è nemmeno folgorante, quello che mi ha rapita in questo libro è stata la magia. Non a caso con questo libro Marquez ha gettato le basi per un filone artistico denominato "realismo magico", qualcosa che esisteva prima di lui - ci vivo da quarantadue anni, in questo tipo di realtà - ma che lui per primo ha messo per iscritto, infilandolo in una storia raccontata in maniera cinica, ironica, una storia in cui si respira il coraggio, la voglia di avventura intrisa di nostalgia. Ogni personaggio ha una sua peculiare follia
laFeltrinelli Libri e Musica - Parma
Scritto da il 20 aprile 2019“Il potere invisibile che gli insegnava a respirare in dentro e a controllare i battiti del cuore, e gli aveva permesso di capire perché gli uomini hanno paura della morte.”
Dettagli
- Listino:€ 14,00
- Editore:Mondadori
- Collana:Oscar Moderni
- Data uscita:13/06/2017
- Pagine:392
- Formato:brossura
- Lingua:
- Titolo:Cien años de soledad
- EAN:9788804675983