Giuseppe Benedetto Cottolengo. L'avventura della carità

Santi si diventa Provvidenza : "Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un principio superiore che realizza i suo piani secondo fini che trascendono i singoli". Così dice la Treccani. Per Giuseppe Cottolengo è stato il binario su cui ha camminato, la tranquilla certezza di un filo in tutti gli accadimenti, la risoluzione di tutte le necessità. Lui, un prete qualunque, più amministratore di beni che pastore di anime fino a quarant'anni, dopo una grande crisi personale si rende conto di essere solo un'occasione dell'amore divino e dà vita ad un'opera straordinaria. Umanamente straordinaria. Giovanna Bergoglio ha scritto una biografia di un santo particolare - tutti i santi sono particolari? - attraverso una ricerca storiografica attenta, avvalendosi anche di materiale epistolario molto ricco. Da questa storia di vita, raccontata anche con un giusto distacco, si arriva ad intuire anche lo stile del Santo, un prendersi cura della vita di quelli che nessuno voleva curare, accogliere, ospitare con un piglio energico, forte, qualche volta anche tenero. L'autrice dedica il libro a chi abita e lavora nella Piccola Casa, le famiglie , le suore, i tommasini, i fratelli, i volontari, a quelli che seguono ancora quel filo e che ancora credono in quella frase di San Paolo che sintetizza l'opera del Cottolengo Charitas Christi urget nos. Come è scritto all'ingresso della Piccola Casa di Torino.