“Non avere paura Briscoe, so quello che senti, già ho sofferto tanto io, cerca di trovare la tua serenità, verrà il giorno in cui anche tu potrai affacciarti da un balcone e ridere sommesso alla luna, senza la paura del domani. Ma ricorda, la società è crudele e vorrà metterti a tacere, non abdicare mai alla tua personalità, plasmala sui modelli imposti, ma non negarla. Essa vive per tenerti in vita…” Briscoe Hall è un romanzo fulgido, emozionante, a tratti severo, di un ragazzo che, entrato in adolescenza, fa i conti con la comparsa del desiderio sessuale e del desiderio di autonomia dalla casa familiare. Ci troviamo nell’Inghilterra di metà Ottocento, fortemente influenzata, negli usi e nei costumi, dal pensiero rigoroso Vittoriano. Brenna ci porta nelle campagne del Dorset, all’interno di abitazioni nobiliari, tra conti e duchi, tra stallieri e fabbri, dimostrandoci l’ipocrisia dilagante di una società compromessa dalla mancanza di sincerità e di coraggio. Il viaggio di Briscoe, alla scoperta della sua identità affettiva e intellettuale, è attraverso un erotismo voluttuoso, mai forzato, che trova posto con molti dei personaggi maschili che ruotano attorno alla trama: tra cui il conte per il quale lavora come stalliere, il suo collega Liam, che si innamorerà di lui, invano, e il visconte Clifton per il quale Briscoe perderà la testa. È un’indagine utopica in un’Inghilterra colonizzatrice e imperiosa. Un’indagine molto attuale, di una società che, se all’epoca prevedeva la reclusione per i “deviati”, oggi ne continua l’umiliazione e l’esclusione, attraverso violenze verbali e fisiche, attraverso la mancanza di diritti della persona, a causa di un orientamento sessuale non conforme ai canoni sociali. Tra sonetti shakespeariani e letture baudelairiane, Brenna ci porta in punta di piedi nel fiume Nadder, che scorre limpido e insolente verso il fiume Sem che lo condurrà al mare: un amore in grado di rompere le catene morali dell’epoca, un amore che va oltre la carne, oltre i pregiudizi. Un amore che sa di Wilde e di Gide, ma anche di Sade e di Proust.
Briscoe Hall
Briscoe Hall è la narrazione della vita di un ragazzo, Briscoe, che, entrato nell'adolescenza, si avvia a intessere le proprie relazioni sociali e affettive all'interno del sistema sociale dell'Inghilterra di metà Ottocento, fortemente influenzato, negli usi e nei costumi, dal pensiero Vittoriano, intriso di moralità e dedizione alla famiglia. Con questo romanzo l'autore ci porta nelle campagne del Dorset, fianco a fianco ai suoi personaggi, per i quali delinea pensieri e atteggiamenti che, nella dimensione interiore e pratica, contrastano con l'ipocrisia imperante; rilancia, con sensibilità e abili metafore, la dimensione della sessualità, muovendosi nell'alveo dell'erotismo a un livello letterario che mai soccombe al facile dire, in tal modo rimarca il diritto della persona a vivere pienamente la propria dimensione affettiva, spezzando l'asse della moralità Vittoriana.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:1 gennaio 2020
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nicholas_levi 28 novembre 2023un amore tra il rigore Vittoriano
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