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Anno edizione: 2013
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Non mi ha attirato particolarmente. Solo per alcuni riferimenti che potrebbero essere ribaltati nella realtà attuale
Questo classico è - a buon titolo - un gioiello della letteratura italiana
Sono pieni di polvere i personaggi del Gattopardo, quella polvere di un mondo che è sul punto di scomparire. È del decadimento che parla questo romanzo, del declino di una classe sociale, della quale Don Fabrizio è l’ultimo rappresentante ancora in vita, il Gattopardo dalla potente zampaccia, il cuore semplice che sembra brillare come una lucciola tra le rovine. Anche lui, però, come tutti i personaggi di questa storia, compreso il fedele e onnipresente cane Bendicò, non sfugge al movimento vorticoso che tutto cancella e tutto spazza via. Anzi, proprio lui, è il primo a essere attraversato da quel senso di morte che s’insinua dappertutto. Tancredi non è bianco, non è ricoperto di polvere: è impeccabile, come sempre, lui, legato al vecchio ordine, ma complice del nuovo, calcolatore, intelligente, affascinante. Quello con la bellissima Angelica non è altro che un matrimonio d’interesse: il mondo dell’antica nobiltà che si unisce a quello della nuova ricchezza. Un interesse ricambiato anche dall’altra parte, dove spiccano menti altrettanto astute e opportuniste. Perché l’uno sa che «se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» e l’altro ambisce a «una lenta sostituzione di ceti». E poi c’è Concetta, anima pura. Lei che non viene mai guardata davvero perché il punto di vista di Don Fabrizio, personaggio riflettore, la oscura e perché la sua natura di colosso inevitabilmente mette in ombra tutti gli altri. Lei che volta le spalle a suo padre e gli nega il saluto, fingendo di non averlo visto, nonostante il Gattopardo faccia molto rumore e rimprovera Tancredi per la sua spavalderia nei confronti di Angelica. Lei così incompresa, così sola, dal cuore altrettanto nobile. Nella parte ottava del romanzo, finalmente, entriamo nella stanza di Concetta, sinonimo della sua interiorità e lei riceve l’attenzione che merita: ormai settantenne, è circondata soltanto da reliquie, che raccontano la sua triste storia.
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