Ancora in viaggio con Cal Donovan e il suo nuovo amico: un uomo al comando di un grande “impero” che annida al suo interno il buono e il marcio dell’animo umano. Un viaggio attraverso la storia della Chiesa e delle sue nefandezze, attraversando studi, indagini e intrighi, alla riscoperta di quello che dovrebbe essere il suo vero scopo..
Il debito
Forse non è il paradiso, ma per Cal Donovan, docente di Storia della religione, è come se lo fosse. Per ringraziarlo del suo ruolo cruciale nel caso del sacerdote con le stigmate, papa Celestino VI ha infatti concesso a Cal un privilegio straordinario: l'accesso illimitato alla Biblioteca Vaticana e all'Archivio Segreto Vaticano: chilometri di scaffali su cui sono conservati centinaia di migliaia tra mansocritti e reperti inestimabili. E Cal ne approfitta subito per le sue ricerche su un oscuro cardinale italiano vissuto a metà dell'Ottocento. Ed è così che s'imbatte in una lettera privata del segretario di Stato dell'epoca, in cui si fa riferimento a un banchiere e alla necessità di trasferirlo in gran segreto fuori Roma. Quella strana vicenda lo attira come una calamita, non può tuttavia immaginare che, dalle pagine ingiallite, emergerà un fatto sconcertante: un ingente debito – mai restituito – contratto in segreto dalla Chiesa con una banca gestita da una famiglia ebrea. Né può prevedere la sorprendente richiesta di Celestino: trovare le prove che quel debito è ancora valido. Ma quali saranno le reali intenzioni del papa? Cal non è l'unico a porsi quella domanda. Per alcuni membri della Curia è in gioco la sopravvivenza stessa della Chiesa, e sono pronti a usare qualsiasi mezzo pur di fermare le ricerche di Cal e ostacolare i progetti del papa...
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Autore:
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Collana:
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Edizione:3
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Yomatta73 30 dicembre 2024Ottimo
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Jolly 03 agosto 2022Bel libro
Ho comprato questo libro durante la mia quarantena. Che dirò lo finito in soli 3 giorni. A me é piaciuto. A chi ama il genere lo consiglio.
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Purtroppo noto con dispiacere come Cooper sia spesso altalenante nel suo lavoro. A lavori ottimi come "la biblioteca dei morti" o "dannati" seguono sempre dei passi falsi che costituiscono le cosiddette " trilogie" ma che hanno più l'aspetto di mancanza di ispirazione per nuovi lavori. E lo stesso dicasi di questo "il debito" che già nella trama mi sembra un po' deboluccio ma che soprattutto è una nuova avventura di questo professore di Harvard, single,dongiovanni e che si trova impelagato sempre in intrallazzi ecclesiastici. E chi mi ricorda questo personaggio? "Cal Donovan is the new Robert Langdon". Già Dan Browne è alla frutta con le sue ultime avventure,figuriamoci un facsimile,scopiazzato male. Mi spiace veramente dare un voto basso a Glenn Cooper in quanto alcuni suoi libri sono veramente ottimi,ma qui ha fatto un enorme buco nell'acqua. salvo solo lo stile di scrittura,veloce e ritmato che non si perde in divagazioni filosofiche-religioso-letterarie-simbologiche che ne rallenterebbero la lettura...ma non basta per una sufficienza.
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