Darwin e il baobab

Questo breve saggio prende corpo da materiale autorevolissimo e in parte inedito in Italia. Si narra dello sbarco del giovane naturalista sulle isole di Capo Verde. La popolazione negletta, quasi primitiva e le città già allora poco curate (oggi in condizioni anche peggiori) fanno da contraltare ad una Natura potente che, sotto l'elegante forma di un baobab tutt'oggi vivente e ben visibile, ispira a Darwin un nuovo sentimento del tempo, s'intenda quello geologico. Tuttavia, quello sbarco per studiare da vicino le peculiarità insulari non fu molto proficuo per Darwin.a dalle isole (non solo le Galapagos) doveva venirgli ancora altro, verso la fine della sua vita La seconda parte del saggio dà voce all'ingiustamente dimenticato naturalista azoregno Francisco Arruda Furtado. Dalla roccaforte di quelle isole egli venne a conoscenza del lavoro di Darwin e cominciarono una corrispondenza, segno di reciproco rispetto, dove Darwin dà buoni consigli al giovane discepolo ed anche un inatteso sono... Purtroppo Arruda Furtado non avrà vita lunga e la sua figura curiosa rimane nota ad una piccola nicchia solo per la corrispondenza con Darwin. Una interessante lettura sui "retroscena" di una delle menti più illustri del genere umano.