Un mondo a parte

Un capolavoro, se raccontare l'orrore del male nella sua banalità, della distruzione dell'umanità, possa poi considerarsi "solo" un libro. Una scrittura piana, un diario ma non solo una cronaca ma capacità di pensiero e profondità. Ho conosciuto Herling Grudzinski per pochi minuti, una stretta di mano a noi studenti emozionati, un sorriso, un uomo di grande dolcezza. Solo un eroe vive in un mondo a parte e conserva il suo essere civile.

Di cosa vuoi parlare, della lucidita' senza tempo con lui l'autore scrive dei personaggi e della vicenda tra le piu' drammatiche della storia dell'uomo? della cronaca viva, appassionante di fatti vissuti in prima persona e non che se non fosse realta' sarebbe una fiction drammatica da stare svegli tutta la notte? del coraggio del parlare della vita cosi inutile per alcuni e cosi un inaspettato successo per altri? dell'assurdo, del paradosso di raccontare di uomini quando uomini non sembravano da questo e da quel lato del filo spinato? mi spiace, non se ne puo' parlare, perche' qualsiasi recensione non renderebbe giustizia ad un'opera che parla anche di morte ma che e' "solo" immortale.