Non l’ho amato, non l’ho letto con quella voglia di scoprirlo pagina dopo pagina. Non è scoccata la scintilla. Ho preso lunghe pause di lettura perché mi mancava decisamente la voglia. Come si dice, “non mi ha preso”. Ho impiegato due mesi per leggere solo 464 pagine. Detto questo, “I Buddenbrook” è un’ opera monumentale. Come abbia fatto Thomas Mann a scriverla a soli 25 anni è un mistero. La prosa è assolutamente e innegabilmente perfetta e già dalle prime pagine si avverte quella sensazione di trovarsi difronte a una pietra miliare della letteratura europea. Ci sono dei passaggi degni di nota che solo una grande mente poteva partorire. Ha poi qualcosa di musicale. Una sinfonia accompagna l’ascesa e il declino dell’influente dinastia dei Buddenbrook, una ricca famiglia di commercianti di Lubecca che, attraverso quattro generazioni muta radicalmente il proprio carattere. Forse il problema è proprio questo. C’è troppa decadenza per i miei gusti. Non sono riuscita a innamorarmi di nessun personaggio, neanche della simpatica Tony. Tutti i personaggi che sembravano un tantino più vitali, con lo scorrere del tempo perdono la loro freschezza e si trasformano in zavorre pesanti e lagnose prive di forza e carattere. Quello che rimane alla fine della potente e rispettata famiglia, è un debole sognatore che vive solo per la musica e che inevitabilmente soccombe al dolore. E niente, un capolavoro lo è di certo, ma non ha colpito il mio cuore. Perdonami Thomas.
I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia. Ediz. integrale
Scritto nel 1901, all’alba non solo di un nuovo secolo, ma di un totale stravolgimento della coscienza europea, I Buddenbrook è uno straordinario affresco narrativo di quella società tedesca che nell’Ottocento assisteva impotente al progressivo esautorarsi di quegli stessi valori borghesi che aveva ormai irreversibilmente esasperato e al crollo di una rassicurante impalcatura ideologica e culturale a lungo tenacemente difesa. La storia della famiglia Buddenbrook è l’emblema di questa lenta, inesorabile decadenza, dettata dal sorgere di una nuova sensibilità e al tempo stesso caratterizzata da un persistente, nostalgico attaccamento a uno stile di vita faticosamente conquistato e a una concezione della storia individuale e collettiva senza futuro. Primo grande romanzo di Thomas Mann, I Buddenbrook rimane il suo capolavoro e uno dei pilastri della letteratura del Novecento: il culmine estremo del realismo ottocentesco e la nascita di quella caratterizzazione psicologica dei personaggi squisitamente novecentesca. Introduzione di Italo Alighiero Chiusano.
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
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Luana82 25 giugno 2023Un’ opera monumentale
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