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Dopo la caduta di Costantinopoli, il 12 aprile del 1204, i crociati e i Veneziani si divisero i territori dell’impero bizantino che avevano conquistato o confidavano di poter conquistare, rispettando sostanzialmente i criteri di ripartizione stabiliti dal doge Enrico Dandolo e i principali capi della crociata un mese prima di dare inizio all’assalto decisivo secondo un testo che ci è pervenuto in due distinte redazioni, una veneziana e l’altra crociata.
Le pattuizioni qui pubblicate si concentrano nell’arco cronologico di un quarto di secolo, tra il 1205 e il 1231, cioè nel periodo di formazione, iniziale successo e prime sconfitte subite dallo stato sorto a seguito della IV crociata, periodo che vide anche la conquista e il consolidamento dei domini veneziani nell’ambito della Romània.
I documenti costituiscono l’intero complesso degli accordi diplomatici tra Veneziani e imperatori latini; mancano infatti, o non sono pervenute, analoghe intese per l’ultimo trentennio di esistenza dell’impero – ormai in difficoltà e avviato verso il suo ineluttabile destino – che terminò nel 1261 con la riconquista bizantina della capitale.
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