In questo libro ogni personaggio è così precisamente ritratto, che diventa persona in carne ed ossa. Ne cogli le espressioni, il modo di muoversi, le sensazioni come se fosse davanti a te. Si toccano temi difficili, con estrema delicatezza. C'è dolore. Eppure anche chi non lo conosce ci si può ritrovare:nelle relazioni descritte, in un rapporto d'amore, in una paura, in eventi occorsi, in luoghi. Il tutto raccontato da due ragazzini che si affacciano alla vita con un carico pesante, eppure puri e decisi a prendere parola, a trovare la luce che spetta loro. Ed intorno a loro rinasce la speranza.
Il cielo non è per tutti
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Ai giardini ci sono solo loro due. Si fronteggiano da due panchine distanti. Poi la bambina si alza, e si muove decisa verso il ragazzino. "Ciao. Sono Alida".
«Siamo stati tutti bambini, solo che molti hanno abbandonato l'infanzia nel garage degli attrezzi dimenticati, tra la polvere e la vernice seccata dentro bidoni di plastica, e non ricordano nulla, nemmeno di avere ricordi» - Barbara Garlaschelli
«Alida è rabbia e silenzio. Regina cammina dentro un'ombra. Giacomo scappa, verso cosa non sa. Un uomo muore senza colpa. Due bambini diventano grandi. E intorno tutto il mondo» - Nicoletta Vallorani
«Raccontare i ragazzini è la cosa più difficile del mondo: perché li abbiamo dimenticati da qualche parte dentro di noi o perché non lo siamo mai stati. Barbara Garlaschelli riesce a farlo senza retorica illuminando mondi sommersi» - Daniele Losini
Le città della pianura padana, in estate, quando l'afa invade le strade deserte, hanno qualcosa di allucinato, immobili come sono sotto il loro cielo ingannevole. Silenziose, con quell'eco lontana di campagna che nessuno più riconosce. Desolate e vuote, salvo i pochi abitanti rimasti per forza: chi non è potuto partire, qualche anziano, le donne straniere che se ne prendono cura e certi ragazzini sperduti nella loro solitudine infantile. Come Giacomo, arrivato ai giardini a bordo della sua inseparabile bicicletta rossa. E come Alida, in compagnia dell'immancabile cellulare. Lui scappa da un funerale, quello del nonno terribile che nessuno amava e che ora tutti compiangono. Lei fugge dalle ossessioni di una madre che vorrebbe controllarle anche il respiro perché non subisca le sue stesse ferite del corpo e dell'anima. Lui è convinto di essere un assassino. Lei di essere la responsabile dell'infelicità materna. E con quella sintonia istintiva e naturale, che solo i bambini sono capaci di provare, decidono di andarsene insieme. La loro scomparsa, e la disperata ricerca che subito inizia, costringerà la famiglia di Giacomo e la madre di Alida a fare i conti con i fantasmi del loro passato, con le loro colpe e i loro errori. Li costringerà a essere adulti.
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Anno edizione:2019
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