Insurgent

Secondo romanzo della famosa saga di Divergent di cui ho amato il precedente volume tanto da correre a comprare questo. Il libro si apre lì dove era terminato il precedente e con un ritmo incalzante veniamo di nuovo trasportanti dentro la storia che ha come protagonista Tris. L’azione e i colpi di scena sono veramente ben elaborati e strutturati tanto da tenenermi pagina dopo pagina col fiato sospeso. La narrazione è fluida e scorrevole tanto che ho letto il romanzo in pochissimo tempo. Adoro questa saga e non vedo l’ora di leggere l’ultimo volume conclusivo della trilogia, spero che non mi deluda date le mie aspettative.

Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei...

Se il primo libro mostrava la vita degli intrepidi, la conseguenza della scelta di Tris, come si ambientava, il secondo libro è più lento e mostra una protagonista che in diversi punti si fa odiare. Vuole aiutare ma non sa come farlo, non vuole che qualcuno soffra per lei, ma fa sempre qualcosa che coinvolge gli altri, vuole difenderli ma non riesce, piange perché le cose non sono come vuole lei. Pare una adolescente capricciosa che non sa mai prendere una decisione e portarla a termine.