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Anno edizione: 2021
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Un'opera che rimette in primo piano un tema fondamentale e mai risolto dell'America, della sua letteratura e della società moderna.
Jack London scrisse queste Memorie alcoliche dopo un tormentato viaggio a New York all'inizio del 1912, durante il quale ebbe una ricaduta tremenda nel vizio del bere: una sbronza colossale in preda alla quale lo scrittore decise di rasarsi a zero. Qui London sviluppa la sua particolare forma di non fiction che avrebbe in seguito caratterizzato il Novecento letterario americano come forma di saggistica narrativa. In quest'autobiografia del suo alcolismo, London affronta una tragedia che è privata e di molti esseri umani, individuando nell'alcol una viva figura luciferina chiamata John Barleycorn.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
John Barleycorn, il vizio di bere, è il personaggio immaginario che accompagna Jack London negli episodi che compongono queste sue memorie alcoliche. Jack sperimenta molto giovane (5 anni) che l'alcool non gli piace. Nonostante ciò è ripetutamente sospinto verso di esso dai mestieri che svolge per guadagnarsi da vivere. Mestieri dei più svariati tipi, ma tutti che seguono la stessa logica: un duro lavoro, un saloon accogliente dove bere e trovare un po' di allegria, persone fraterne che bevono e offrono da bere a tutti i loro amici fino a restare senza un soldo e quindi essere costrette a tornare al duro lavoro. È John Barleycorn ha dettare legge e a scandire i battiti. E anche quando Jack troverà la strada del successo letterario, John Barleycorn riuscirà comunque a insinuarsi nella sua vita, in maniera più subdola. Lo farà attraverso la devastante e tremenda forza della Bianca Logica, che mostra a Jack la verità desolante dell'universo, i suoi "abissi siderali". Ha più di una bellezza questo libro: è la richiesta di perdono (fatta nella maniera più sincera possibile) per questa sua debolezza, e anche un appello che John Barleycorn non rovini altre vite di uomini che lui considera i migliori; è la perfetta narrazione, pur se spezzata e discontinua, di episodi significativi della straordinaria vita di quest'uomo; è una, piccola ed umile, sincera ed illuminante, riflessione filosofica sul senso della vita. Jack London è stato un grande coltivatore: all'inizio ha piantato un po' a casaccio semi di tutti i tipi; il tempo e l'esperienza gli hanno insegnato quali semi piantare e come curarli affinché crescessero sani e forti. Ancora oggi tante sue piante ci offrono frutti squisiti.
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