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Alcune domande. L’arte d’oggi è ancora radicata su un pensiero teorico? ? in grado di mantenere un fondamento ontologico? ? ancora possibile formalizzare un pensiero in termini estetici? Il sostanziale si è dissolto nel relazionale? Esiste ancora la figura dell’artista contemporaneo? ? ripensabile il concetto di una nuova materialità? Il reale è sul punto di implodere definitivamente nel virtuale? Rispondono noti socio-filosofi contemporanei come John Rajchman, Jean-Paul Thenot, Paul Virilio, analizzando, a titolo di esempio, l’opera dell’artista francese Jean Pierre Giovanelli, la cui pratica solitaria, sia sul terreno dell’arte sociologica che su quello dell’estetica della comunicazione, fino alle installazioni attuali, non si è mai separata dall’essenza dell’individuo, motivo per cui ha destato l’interesse di pensatori e critici come Jean Baudrillard, René Berger, Mario Costa, Frank Popper, Pierre Restany. Il Superamento dell’arte teorizzato e praticato dal Situazionismo, a partire dagli anni Cinquanta, e la critica debordiana alla Società dello Spettacolo, sono confluiti, alla fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta verso istanze di coloritura sociologica, implicanti la partecipazione e l’interazione di soggetti o gruppi operanti nel tessuto sociale. Si formalizza così il movimento della cosiddetta Arte sociologica, il cui progetto di carattere teorico, pratico e insieme critico è, nell’ipotesi di Jean Paul Thenot, uno dei fondatori del Collectif - insieme a Fred Forest ed Hervé Fischer - e ora scrittore e psicanalista lacaniano - di ripensare l’arte fuori dall’asservimento retinico e dalla sua produzione mercificata, per situarsi su un livello fondamentale: quello della creazione e del pensiero. Sua ambizione, al presente, è anche quella di superare, nel contesto delle scienze umane e sociali, una sorta di crisi dei fondamenti. L’individuo non può essere svilito a prodotto, possedendo una profondità soggettiva e inconscia. A questo titolo applica a un soggetto sociale dotato di coscienza la nozione di significante datagli da Lacan. Viana Conti - critico d'arte_giornalista
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