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Anno edizione: 2021
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Satirici, fantastici, tristi e trascendenti, questi racconti vanno direttamente al cuore dell’esperienza umana, e rimangono una testimonianza dell’intelligenza e della visione di uno dei più importanti scrittori del Ventesimo secolo.
Vincitore del premio Pulitzer e del National Book Award, John Cheever ha alterato per sempre il paesaggio contemporaneo della letteratura. In una carriera lunga quasi cinquant'anni, i suoi racconti, spesso pubblicati sul "New Yorker", hanno dato voce ai desideri repressi e alle brucianti delusioni di un'America degli anni cinquanta che vacillava sull'orlo del risveglio spirituale e sessuale che avrebbe caratterizzato i successivi sessanta. E la sua aura letteraria ha continuato a splendere fino ai nostri giorni, non a caso il pubblicitario protagonista di Mad Men risiede proprio a Ossining, città statunitense della contea di Westchester, nello stato di New York, dove Cheever ha vissuto per gran parte della vita. In questa raccolta di sedici racconti scelti da Julian Barnes, che seguono la sua magistrale introduzione, ritroviamo le storie che sono il marchio di fabbrica di John Cheever. A partire dalla celebre "Una radio straordinaria", passando per "Il nuotatore", Barnes ha selezionato le più significative e rivelatrici, come "Miscellanea di personaggi che non compariranno", le più precise e taglienti, come "I dolori del gin", e le più malinconiche, come "Stagione di divorzio". Tutte sempre in puro stile Cheever.
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Questo libro andrebbe considerato anche solo per il bellissimo Il nuotatore, forse il più bel racconto che abbia mai letto, trasposto in un film del ’68 altrettanto bello, titolo originale l’ovvio The swimmer, titolo italiano, l’assurdo Un uomo a nudo. Un racconto in cui l’idea di attraversare una contea, di piscina in piscina, diventa lo spunto per far emergere la rovina di un uomo. Ovviamente ci sono altri racconti molto belli, concentrati soprattutto nella prima parte della raccolta, dove più chiara è l’analisi critica del mondo delle comunità dei subburbs con la vita che si svolge fra feste caratterizzate da continui drink e rapporti formali che mai scavano in profondità. A questa prima parte della raccolta appartengono racconti bellissimi come Addio fratello mio, sull’impossibilità di rapporto all’interno della famiglia e l’Accelerato delle cinque e quarantotto, dove la critica sociale assume toni drammatici con cui una donna, licenziata per una storia col datore di lavoro, cerca di accampare la sua dignità. Ecco, quando fa emergere i toni drammatici, la prosa di Cheever raggiunge l’apice, al contrario risulta meno efficace e datata quando punta sull’ironia e sulla caricatura, come accade nei racconti della seconda parte della raccolta, Il nuotatore a parte.
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