Il libro offre una stimolante riflessione sulla tecnologia e le sue implicazioni nella nostra vita, che tratta secondo il metodo del testo scientifico, pur rimanendo a livello divulgativo e abbastanza scorrevole. Nella prima parte affronta la sua storia dalle origini in modo ampio, talvolta un po’ ripetitivo, diventando anche noioso. È però una necessaria premessa per la seconda parte che scorre via più fluida ed interessante e che riprende alcune delle teorie più recenti. Secondo l’autore la tecnologia ha un futuro ineluttabile: “se si riavolgesse il nastro del tempo”, molte delle tecnologie che abbiamo conosciuto emergerebbero nuovamente. Kelly definisce la tecnologia “tutto ciò che l'uomo ha inventato” e per questo crea il termine “technium”: una forza autonoma rispetto alla volontà umana. L’uomo ha però degli spazi di libertà all’interno di questo progresso: rimane responsabile del fatto che essa, evolvendo autonomamente, proceda verso il bene invece che verso il male. Ma cosa vuole in fondo la tecnologia? Ciò che vogliamo noi e soprattutto l'aumento delle possibilità umane e quindi delle nostre opportunità. Ho trovato particolarmente interessanti i capitoli 12 (“L’evoluzione delle nuove tecnologie è inevitabile, non la possiamo fermare. Ma il carattere di ciascuna di esse dipende da noi”); e 14 (“Strada facendo generiamo più scelta, più opportunità, più connessioni, più diversità, più unità, più pensiero, più bellezza e più problemi: che si sommano a maggiori benefici, in un gioco infinito che vale la pena di giocare. Questo è quello che vuole la tecnologia”). Particolarmente utile la presenza di note di approfondimento e consigli di lettura. Utile a chi vuole approfondire questa tematica.
Descrizione
È possibile che la tecnologia possa “volere” qualcosa? Sì, ci dice Kelly, a patto però di mettersi prima d’accordo su cosa si intende per tecnologia e su cosa vuol dire “volere”. La tecnologia di cui Kelly indaga l’essenza non è un insieme di oggetti e di mezzi di produzione più o meno complessi; non è il gadget hi-tech all’ultimo grido. È un qualcosa di molto più profondo, vitale e fondante: è un sistema interconnesso e globale. È l’ambiente naturale e artificiale che ci circonda e che abbiamo creato. È un organismo vivente con le sue dinamiche, i suoi impulsi, i suoi bisogni, la sua volontà, in cui il meccanico e il biologico condividono la stessa essenza. È il technium. Quello di Kevin Kelly è un nome importante. Simbolo della controcultura americana degli anni Sessanta, è stato uno dei maggiori ispiratori dell’immaginario fantascientifico e cyberpunk contemporaneo: basti ricordare che i fratelli Wachowski hanno chiesto a Keanu Reeves & Co. di leggere i suoi libri, prima di iniziare le riprese di Matrix. Non basta? Kelly è il fondatore di “Wired”, e insieme a quell’altro geniaccio visionario di Stewart Brand ha contribuito a creare nei primi anni Ottanta The Well, la prima e per molti anni più influente comunità virtuale al mondo. Attualmente, oltre a firmare editoriali per i principali quotidiani americani, promuove l’All Species Inventory, un inventario di tutte le specie viventi.
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Recensioni
Totale delle Recensioni
Dettagli
- GenereGenerali
- Editore:Codice
- Data uscita:22/02/2011
- Pagine:416
- Formato:brossura
- Lingua:Italiano
- EAN:9788875781842
Parole chiave laFeltrinelli:
società contemporanea, sviluppo scientifico e tecnologico, impatto della scienza e della tecnologia sulla società, Scelti2012Saggi, tecnologia