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L' Italia delle disuguaglianze
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Descrizione


Il libro riporta i risultati di un insieme coordinato di ricerche sulle specificità locali dei meccanismi di riproduzione delle diseguaglianze sociali, condotte da studiosi di diverse università italiane (Torino, Milano, Padova, Firenze e Napoli). Le modalità con cui si struttura la povertà a Napoli non sono infatti le stesse che ritroviamo a Torino. Così come costruire il proprio destino in un distretto della 'terza Italia  è meno rischioso che in una grande città terziaria o industriale, ma concede meno allo spirito di avventura o anche solo, più modestamente, alle inclinazioni individuali. Le diseguaglianze fra uomini e donne, inoltre, si sfaccettano variamente nei diversi gruppi sociali, nelle diverse generazioni e nei diversi luoghi. Sebbene viviamo in un mondo ormai globalizzato, meccanismi importanti di strutturazione sociale non sono generalizzati neppure entro un singolo paese, poiché le società non rappresentano soltanto sistemi di classi, né tantomeno insiemi di individui isolati. Tutti noi in primo luogo siamo immersi in sistemi d'interazione costituiti da parenti, conoscenti, colleghi di lavoro. L'ingresso e il cammino nella società avvengono all'interno di queste reti, nelle quali man mano impariamo a conoscere norme e modelli di comportamento, costruiamo l'identità, definendo chi vogliamo diventare. E tali reti sono sì ampiamente segregate per classe sociale e, talvolta, gruppo occupazionale, ma hanno sicuramente anche una precisa definizione spaziale.
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Dettagli

2001
21 settembre 2001
300 p., ill.
9788843019847
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Indice

Prefazione1.Il capitale sociale nello studio delle disuguaglianze: la forza dell´omogeneità occupazionale/Premessa/Quali meccanismi di riproduzione/Gli attori sociali di fronte alle diseguaglianze: il ruolo del capitale sociale/ Capitali sociali differenti per destini diversi2.Matrimonio e lavoro: l´influenza del coniuge/La persistenza delle diseguaglianze di genere nel mercato del lavoro/Nord e Sud: due mondi diversi/Ai blocchi di partenza tutti uguali: omogamia educativa e per provenienza geografica/Casalinghe o lavoratrici: quanto conta il marito'/Mi aiuti a far carriera'/ Riassumendo3.Migrazioni e integrazione sociale: un percorso a stadi/Una città, due strutture occupazionali/Il ruolo dell´origine territoriale nei processi di mobilità/I tempi della migrazione/L´immigrazione come dimensione della stratificazione: quali meccanismi'4.Il distretto e la città: pratiche di disuguaglianza/Premessa/Mobilità sociale e movimenti della società locale/Quale generazione'/Scelte formative e percorsi di vita/Verso il lavoro: risorse sociali e capitale locale/Mobilità lavorativa e capitale sociale/Il lavoro e le reti sociali localizzate/Spazio relazionale e percorsi di mobilità/Reti sociali, capitale locale e percorsi di mobilità/ Conclusioni5.Generazioni, genere e capitale sociale nella riproduzione delle diseguaglianze in Veneto: il caso di Padova e Montebelluna/ Premessa/Differenze del modello veneto: Montebelluna e Padova/Generazioni, capitale sociale e accesso al mercato del lavoro/Tra genere e generazioni: nuovi modelli relazionali per le giovani donne/Capitale sociale e doppia presenza6.Poveri e diseguali: la diversità all´interno delle fasce deboli/Premessa/La miseria e la povertà/Mercato del lavoro e povertà/Il sostegno pubblico e le reti parentali/La persistenza della diseguaglianza: i poveri e l´investimento nell´istruzione dei figli/ Conclusioni7.Poveri e non poveri: i confini incerti dell´utenza di edilizia pubblica a Torino/La casa di edilizia popolare come osservatorio dei processi di diseguaglianza e di vulnerabilità/ Vulnerabilità dentro e fuori l´edilizia pubblica/ Rischi, forme di vita e biografia/I funzionamenti familiari/Carriere, vulnerabilità ed esclusione/Meccanismi situati/Effetti semplici ed effetti compostiAppendice. Note metodologicheNota metodologica ai capitoli 1 e 3Nota metodologica al capitolo 4Nota metodologica al capitolo 5Nota metodologica al capitolo 6Nota metodologica al capitolo 7Bibliografia

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