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Nell'ambito New Age le Edizioni L'Età dell'Acquario pubblica titoli interessanti ed è una delle poche case editrici a occuparsi anche di rune in ambito spirituale. Di loro sulle rune ho già letto "Introduzione alle rune" di D'Apremont e "Runemal" di Carmignani e Bellini di cui potete leggere la recensione QUI. Premetto subito per chi mi conosce, che questo libro non è un testo accademico per cui tenterò di valutarlo per lo scopo per cui è stato creato e per il tipo di pubblico a cui si rivolge. Il testo, corredato da illustrazioni in bianco e nero, si divide in cinque capitoli. Il primo tratta brevemente l'origine storica delle rune in maniera abbastanza corretta, infatti vengono indicate le ricerche di molti studiosi importanti nel campo come Dumezil, Musset, Eliott, per indagare le varie ipotesi sulla nascita delle rune e il loro possibile utilizzo magico. L'autore collega le rune alla scrittura di Hallristinger dell'epoca neolitica e i vari accenni stimolano il desiderio di approfondire i vari temi come i poemi runici o le varie etimologie. Il secondo capitolo si concentra sull'origine mitica delle rune e ho apprezzato molto questa distinzione. Tratta brevemente l'origine del mondo, il sacrificio di Odino e la scoperta delle rune senza inserire rielaborazioni personali. Nel terzo capitolo si parla del potere delle rune. Esse vengono prese in considerazione esclusivamente per un uso magico, dunque viene fornita un'immagine generale per l'impiego delle rune come talismani magici. Si ripercorrono varie credenze sulla loro creazione, sulla funzione magica e il fine della pratica, avvertendo quanto sia importante studiare a lungo e approfonditamente le rune prima di utilizzarle. Le spiegazioni sono corredate da esempi tratti da saghe e iscrizioni. Nella pratica magica, nulla è più pericoloso di evocare uno spirito che si è incapaci di controllare. Nel capitolo quattro troviamo le ventiquattro rune dell'elder futhark spiegate una a una nel dettaglio. Ronecker divide le rune in tre oett. Esse sono viste infatti non solo come singole, ma anche come un sentiero di iniziazione diviso in tre fasi di comprensione ed elevazione spirituale. Dopo un'introduzione per ognu oett, per ogni runa vi sono le schede comprensive di nome nelle varie lingue, le grafie runiche e le corrispondenze di piante, colori, divinità, numero, pietra, astrologia, tarocchi e il valore fonetico. Infine una spiegazione con narrazioni mitologiche e rituali annessi, i vari culti e celebrazioni e consigli per l'uso magico. Nel capitolo cinque, si parla di magia con le rune affidandosi alla teoria della magia del Caos, dunque considerando i simboli come dei canali attraverso i quali il mago dirige l'energia spirituale verso uno scopo. Ho apprezzato il lasciar scegliere al lettore il suo concetto di magia, indicando tre principali filoni di pensiero moderno. L'autore insiste molto sullo studio delle rune, sul meditare ogni runa e vederle nell'insieme perché interdipendenti. Esse sono parte di un sistema coerente e unificato. Inoltre aggiunge che non basta studiare le rune da sole, ma è fondamentale documentarsi sulla storia della cultura di cui fanno parte, i miti, la religione, il pantheon, le leggende ecc... Ma egli non ritiene indispensabile scegliere necessariamente la via nordica per usarle, cosa su cui non sono molto d'accordo. Dovete impregnarvi del senso sacro delle rune, le quali devono diventare parte di voi stessi, costituire un aspetto del vostro linguaggio. [...] un simbolo diventa un agente magico solo dopo essere stato perfettamente assimilato all'immaginario, alla coscienza. [...] devono diventare come esseri viventi che popolano il vostro universo magico. Egli suggerisce l'uso di talismani runici che chiama crittogrammi sotto forma di formule per fini ben precisi. Tratta la pratica del Fachwerk con cui venivano composte rune nelle travi delle case. Le rune rappresentano un aspetto delle forze fondamentali dell'universo e possono essere utilizzate a fini magici. Dopo un riepilogo con schede da consultazione rapida delle singole rune, parla della pratica dei crittogrammi runici indicando come si compongono le formule runiche mostrando diversi esempi e un rituale di consacrazione. Ronecker non dimentica di parlare di etica magica, ricordando che ogni azione ha una conseguenza da non sottovalutare. Personalmente trovo che non si debbano usare se non si segue un percorso spirituale nordico e suggerisco sempre di studiare prima su testi accademici e i testi di mitologia. Dunque ritengo che per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle rune per una pratica magica, dopo aver studiato i miti nordici e testi più accademici, possa essere un inizio e uno spunto per capire se è ciò che fa per loro. Ci sono molte idee e molti concetti interessanti, il libro è semplice scorrevole e utile in ambito magico per chi comincia per la prima volta. Insieme a "Introduzione alle rune" di D'Apremont credo che siano i testi base migliori per semplicità che si trovano in italiano riguardo l'uso delle rune in ambito magico.
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