Gli Anni al Contrario di Nadia Terranova è la prova che per trovare il cuore di una storia e dei suoi protagonisti non occorre macerare la lunghezza di un tomo con fiumi d'inchiostro e scegliere una prosa forbita: figli di due padri agli antipodi per idee ed estrazione ma entrambi vittime in un modo o nell'altro di quella forza irresistibile che porta i genitori a condizionare le scelte di vita del loro stesso sangue, Aurora e Giovanni si conoscono e si innamorano all'Università sognando che lo studio regali loro l'emancipazione dalle famiglie e l'opportunità di fare davvero la differenza; la loro danza è un Valzer instabile che si consuma in fretta, passando dall'azzurrino dell'innamoramento e degli ideali pieni di speranza(mai copertina fu poeticamente più azzeccata) al bianco del matrimonio e al rosa della nascita, con una bambina frutto di un' incoscienza giovanile pronta a farsi guidare dagli imprevisti perché ogni cambiamento ha il sapore dell'ignoto da esplorare e per fare gli adulti ci sarà sempre tempo.
Purtroppo, tutto passa, specialmente la gioventù: il ritmo della danza si fa frenetico e i passi pesanti, come l'amarezza dell'esistenza che tradisce le aspettative e domanda qualcosa che nessun anima di bambino potrebbe mai accettare per sé stessa, gli anni corrono via uno dietro l'altro annebbiando il sentimento di insoddisfazione e impotenza, mentre Aurora e Giovanni tentano di seguire il ritmo forsennato del tempo finendo per perdere l'equilibrio e cadere, senza trovare mai del tutto la forza di rialzarsi e ripartire.
Intorno ai protagonisti ci sono i due capifamiglia, l'Avvocato e il Fascistissimo che confabulano teneramente nel tentativo di mettere in riga i loro ragazzi e proteggerli dalla stessa disillusione che in modo diverso aveva afflitto anche loro, gli amici di Giovanni col fascino bohemienne di chi riesce sempre a stare al centro del mondo e a fare la cosa giusta, la dolce sorellina di Aurora capace di trovare dolcezza laddove dovrebbe esserci solo grevia rassegnazione, la Droga e i suoi fantasmi che si aggirano nella notte fra i vicoli e le stazioni promettendo sollievo ad anime inappagate e infelici e soprattutto Mara, la figlia di Aurora e Giovanni, che guarda ai genitori con gli occhi del racconto conscia di quanto abbiano bisogno d' amore e perdono e non di giudizi taglienti; pulita e scorrevole, la prosa di Nadia Terranova li segue e li accompagna tutti, senza risparmiarci la crudeltà di una discesa verso il baratro inarrestabile e dolorosa ma anche concedendosi tratti di grande delicatezza e commozione, sullo sfondo di una Messina che si fa Terra di confine in bilico su quello Stretto che la taglia e la protegge dal resto del mondo.
Se non ci fossero stati gli anni 70', l'eredità di una promessa di rivoluzione spezzata dal miraggio della lotta armata e da un sistema capace solo di fagocitare sè stesso e mimetizzare le sue mancanze fra gli sbuffi di fumo delle riunioni di partito, forse il destino di Aurora e Giovanni sarebbe stato diverso, o forse no: alla fine, siamo tutti figli di genitori speranzosi e risoluti e ci culliamo nell'imbattibilità di una gioventù pieni di aspirazioni e sogni, solo per essere subito dopo abbandonati a noi stessi dalla solita gretta e ben oliata macchina di fango e scartoffie.
Così, mentre il soffitto ci schiaccia col peso di una solitudine troppo grande e l'incognita del domani cerchiamo di dare quello che possiamo e di trovare la persona giusta, di sopravvivere alla somma di tutti gli errori commessi, dei lutti e delle delusioni, confidando che le cose buone che facciamo siano abbastanza da bilanciare il contraccolpo; per continuare a ballare, traballanti e incerti ma ancora resistenti, il valzer di una vita che ci fa girare sempre al contrario ma il cui ritmo resta sempre irresistibile.
Gli anni al contrario
di Nadia Terranova
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Descrizione
Messina, 1977. Aurora, figlia del fascistissimo Silini, fin da piccola si rifugia in bagno a studiare per poter prendere tutti 9, così da emanciparsi dalla famiglia che le stava stretta. Giovanni, che invece è sempre stato lo scavezzacollo dei Santatorre, ce l'ha con il padre e il suo "comunismo che odora di sconfitta", e vuole fare la rivoluzione. I due si incontrano all'università, e pochi mesi dopo aspettano già una bambina. La vita insieme si rivela però diversa da come l'avevano immaginata. Giovanni tenta di entrare nella lotta armata, ma le brigate lo ignorano. Diviso tra l'affetto per la moglie e la figlia, e la sensazione frustrante che tutto accada sempre altrove, si culla nell'inettitudine, finché non scopre l'eroina. Aurora si rende presto conto che gli ideali rivoluzionari stanno spingendo il marito in un territorio pericoloso, di violenza e illegalità, e se riesce a fare le valige e lasciarlo ogni volta che si sente tradita, non riesce tuttavia a non ritornare sempre da lui.
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Recensioni
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Dettagli
- Editore:Einaudi
- Collana:Einaudi. Stile libero big
- Data uscita:13/01/2015
- Pagine:150
- Formato:brossura
- Lingua:Italiano
- EAN:9788806217310