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Anno edizione: 2019
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Dall’affermazione del trasformismo all’epoca dello Stato unitario e alla stasi istituzionale che contraddistingue l’attuale fase politica, il libro ricostruisce l’evoluzione di uno stato senza progetto, ancora oggi incapace di liberarsi degli errori del passato. La ricostruzione storica completa, dall’Unità a oggi, di un sistema politico anomalo.
L’Italia è una democrazia second comer, cioè il prodotto di un processo di democratizzazione fragile e squilibrato, che rispetto a quello sperimentato da altri paesi del mondo occidentale è avvenuto con gravi ritardi. Questo tratto costitutivo è all’origine di un sistema politico anomalo, caratterizzato dalla straordinaria fragilità di istituzioni poco autonome e permeabili ai più diversi interessi economici, così come privo di un moderno progetto di nazione in grado di condurre il paese sulla strada di una democrazia funzionante. Attraverso una lettura sistemico-evolutiva della vicenda italiana, dalla costituzione dello Stato unitario a oggi, si fornisce una chiave interpretativa originale delle principali ‘occasioni mancate’ dal nostro sistema politico di affrancarsi dalla sua congenita anomalia e approdare a una matura democrazia competitiva e dell’alternanza. Il sistema politico italiano viene descritto come un complesso istituzionale scarsamente differenziato dagli altri sottosistemi della società, in particolare da un sistema economico a sua volta contraddistinto dall’incapacità di strutturarsi secondo le leggi del capitalismo moderno, che ha finito con l’alimentare quella forma di democrazia consociativa che ancora oggi caratterizza il nostro paese. Secondo questa lettura, nel corso del tempo, la politica italiana ha attraversato una sequenza di congiunture critiche, vere e proprie finestre di opportunità che avrebbero permesso l’apertura di orizzonti nuovi, ma che per ragioni contingenti hanno prodotto esiti in contrasto con una logica di modernizzazione politica e istituzionale.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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