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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
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Poema medievale bellissimo dal grande valore in tempi moderni, libro davvero bello, appassionante e coinvolgente, consigliato
Regalo apprezzatissimo e mi è stato detto che l'adattamento è piacevole e le note sono molto esplicative
Un'opera rutilante di fantasia e creatività, una vera e propria mitologia ariostesca, in cui l'autore riesce a mantenere vivo un microcosmo in cui il dio Mercurio convive con San Giovanni, in cui Carlo Magno conosce Mago Merlino. Un susseguirsi di episodi esuberanti e divertenti, di visionarie avventure ingegnosamente emozionanti e delicatamente drammatiche, di straordinarie allegorie la cui vivace fantasia - che sguazza nell'originalità e rifugge ogni stereotipo (ad esempio, la figura dell'Ippogrifo fonde Grifone e cavallo, creature note per detestarsi secondo i canoni medievali) - riesce a rappresentare iperbolicamente ed efficacemente la realtà. L'apertura mentale di Ariosto si estende alla sua narrazione progressista e scevra di pregiudizi. Uguale spazio viene dato a Cristiani e Musulmani, i cui esponenti vengono sempre rappresentati come persone a se stanti, con le loro ragioni e i loro torti, con i loro onori e le loro umiliazioni, con personaggi raramente bidimensionali (per quanto caricaturali), che riescono continuamente ad interessare e sorprendere per le loro sfumature. Simile trattamento è destinato alla parità di genere, in un poema in cui le donne si contendono gli uomini e combattono per loro (e viceversa), o in cui una guerriera come Bradamante riesce ad avere la meglio su un cavaliere come Sacripante, che si ritrova a terra umiliato. Entusiasmante anche lo scherno con cui vengono trattati il machismo e l'ostentazione di virilità, con eroi che si ritrovano, nella contesa dell'amore della bella Angelica, sconfitti da un personaggio il cui più grande pregio è quello di essere umano, e che di eroico non ha la forza, ma la sensibilità.
Recensioni
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