L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Quando pensiamo a quei sedici sopravvissuti e i ventinove che purtroppo non sono tornati ci sentiamo spinti, consciamente o meno, da una sorta di curiosità morbosa e inappagabile. Poichè per quanti libri, articoli o interviste divoriamo continuiamo a chiedere a noi stessi: cosa hanno provato? Chi erano nella montagna? A cosa pensavano? Quanto ha influito nell'intimo dei superstiti quella tragedia? Ebbene, credo che non avremo mai tutte le risposte, nessun testo può trasportarci nel cuore delle Ande. Ma il libro di Canessa ci mostra esattamente l'aspetto sul quale dovremmo invece focalizzarci: e dopo? Cosa succede ad un ragazzino di diciannove anni quando si lascia un inferno alle spalle? Chi è diventato? Come ha cambiato la sua vita? Roberto Canessa lo racconta con sincerità. In sintesi non è il libro giusto se cercate i dettagli di quei 72 giorni nella cordigliera, Roberto li sfiora, se ne serve per raccontarsi senza sfondare la superficie, forse stanco di rispondere alle stesse domande da più di 50 anni, ma è il testo giusto se volete chiudere il cerchio. E personalmente, dopo aver letto tutte le loro biografie, il libro di Read e visto il film non ho potuto che apprezzarlo.
Ho comprato questo libro per conoscere più dettagli della storia di questi sopravvissuti, che ho conosciuto grazie al film “La Società Della Neve”. Ma non te ne fornisce poi molti, di dettagli: è molto riassuntivo e la storia dell’incidente dura solo fino a metà libro. L’altra metà è incentrata sulla vita di Roberto Canessa dopo essere sopravvissuto, e quindi ti spiega come l’incidente ha influito sulla sua vita e sulla sua carriera di medico. Adesso, posso trovarlo anche interessante, ma da un libro che si chiama “Dovevo Sopravvivere” mi aspettavo molti più dettagli di quei settantadue giorni passati nelle Ande. Per di più ha molti errori di battitura e di traduzione. Facendo altre ricerche ho scoperto che nel 1974 è uscito un libro dal titolo “Tabù - la vera storia dei sopravvissuti sulle Ande” che purtroppo non è più in produzione (si trovano solo copie usate e a prezzi esorbitanti), ma che dalle recensioni ho capito che contiene molti più dettagli, tanto da essere a tratti inquietante (e ci credo, dato quello che hanno dovuto fare per sopravvivere). Insomma: se state cercando chiarimenti sulla storia dell’incidente, “Dovevo Sopravvivere” non è il libro giusto. Se invece volete entrare nella vita di uno dei sopravvissuti e vedere come il trauma ha influito nel suo modo di pensare, questo libro è abbastanza adatto.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore