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Tra la fine del Duecento e la prima metà del secolo successivo il Comune di Firenze decise la pianificazione di alcune Terre Nuove: abitati e comunità destinati a costituire i nuovi poli di riorganizzazione politica, economica e demografica delle rispettive aree ove dovevano sorgere.
La classe dirigente fiorentina in quell’occasione trasse insegnamento dalle esperienze che nei secoli XII e XIII, in Toscana come altrove, avevano visto signori, vescovi ed altri Comuni cittadini procedere alla realizzazione di simili iniziative.
Il libro osserva da vicino tempi, modi e strategie delle nuove fondazioni fiorentine, anche alla luce di un passato in cui Firenze aveva tentato o appoggiato alcuni progetti sperimentali che precedettero la stagione delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno, Scarperia, Firenzuola e degli altri abitati sorti nel contado fiorentino
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