Il complesso rapporto tra Picasso e la mitologia indagato attraverso oltre duecento opere il grande pittore spagnolo
Queste parole di Picasso permettono di attribuire un significato più preciso all’interesse per le fonti antiche da parte di uno dei più grandi geni del Novecento. Dalle sue opere traspare in filigrana un’Antichità dissimulata e reinventata con grande spontaneità che contribuisce alla rigenerazione di un processo creativo rimesso incessantemente in discussione. Picasso. Metamorfosi consente di penetrare nel cuore di quest’alchimia creativa, intessuta di invenzioni e riferimenti al passato. Curato da Pascale Picard e pubblicato in occasione della mostra milanese, il volume presenta duecento pezzi, tutti a loro modo straordinari, e indaga il rapporto vitale di Picasso con il mito e con l’arte classica. Il mito non fu per il maestro un semplice archivio di simboli e modelli da cui trarre il materiale necessario alla creazione: fu l’archetipo vitale dell’umanità, l’espressione primigenia dei sentimenti e del vissuto di ogni uomo. L’accostamento dei pezzi classici con i capolavori correlati consente un interessantissimo confronto tra temi e motivi antichi e contemporanei, tra i quali Picasso costruisce un rapporto emozionante e vivo. Attraverso i contributi di Pascale Picard, Annie Maïllis, Elena Pardo, Rubén Ventureira, Laurence Madeline, Audrey Norcia, Violaine Jeammet, Hélène Le Meaux, Pierre Rouillard, Martine Denoyelle, Léopold L. Foulem e quattro sezioni tematiche (Mitologia del bacio; Picasso e l’antico; Il Louvre di Picasso; Antropologia della ceramica antica), Picasso. Metamorfosi permette di cogliere tutti quei rimandi che nell’arte del grande artista creano un legame con la cultura della classicità europea, in un interessante dialogo tra antico e nuovo, tra tradizione e innovazione.
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