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I romanzi di esordio degli scrittori sono una prova schiacciante: dicono in maniera inequivocabile se l’autore ha scrittura, costruzione narrativa, capacità di intreccio. Cioè se ha commesso il delitto perfetto. Ne Lo scambio Piera Zampi dalle primissime pagine scuote il lettore dal torpore della scrittura ridondante che caratterizza gli autori esordienti. Il gesto più semplice del mondo, come attraversare una porta aperta, Piera Zampi lo folgora con una trovata linguistica non banale: <<La porta di destra era socchiusa, come in un invito. Andrew lo accettò ed entrò>>. Lo scambio ti prende per mano dalle prime battute e ti accompagna in un intreccio che mescola con un po’ di perfidia thriller, ritratti di personaggi, città come Istambul e sensualità non detta, rimandata a quello che gli incontri possono rivelare. Costruire l’intreccio di un thriller significa saper disseminare il percorso di indizi e intuizioni che il lettore crede di avere per conto suo e che invece l’autore ha preparato con cura perché arrivasse fin lì. Per restare poi sorpreso dal colpo di scena finale che ti fa ripercorrere tutto il racconto letto e riordinarlo da un’altra prospettiva. Piera Zampi è sorprendente in questa capacità mimetica e quando arrivi alla fine capisci che Lo scambio è il rovesciamento delle certezze che acquisisci nel tuo percorso. Capisci che dietro le trovate sorprendenti, l’arrivo dei nuovi personaggi, i cambi di scena dosati sapientemente c’è in filigrana la perdita delle tue certezze: quando credi di aver capito le persone come sono, le ritrovi da un’altra parte cambiate e sorprendenti. A volte positivamente, altre no. Lo scambio è l’intreccio di vite parallele che quando si incontrano cambiano radicalmente la loro storia. Ci vuole maestria per costruire un percorso così: ci vuole resistenza narrativa (come le camminate in montagna), capacità di sorprendere con una scrittura che ti si attacca addosso, folgorazioni descrittive non banali. Tutte doti che Piera Zampi ne Lo scambio mette a disposizione del lettore. Lo scambio nasconde aspettative importanti, la scrittrice Piera Zampi manterrà quelle promesse.
È possibile scrivere un thriller intimista? Il romanzo Lo scambio di Piera Zampi ci fa rispondere di sì. La scrittrice conosce bene e gestisce con efficacia la potenza di questo genere letterario, ma ciò che più colpisce è la sintesi tra il ritmo dell’azione e il respiro dell’introspezione. Senza dissonanze, il romanzo incede tra il dipanarsi dell’intreccio noir e l’avventura psicologica dei personaggi, il loro crescere e definirsi contro gli stereotipi più logori per diventare protagonisti evoluti di una narrazione in cui i colpi di pistola volano accanto a pensieri illuminanti come haiku.
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