Una delle emergenze planetarie più affrontate sia in tv sia sui giornali è quella relativa all’esplosione demografica degli ultimi decenni che porterà la popolazione mondiale a raggiungere i 9 miliardi di abitanti a breve, con le conseguenze che tutti conoscono in tema di impatto ambientale, risorse energetiche, acqua ecc, considerato che questo boom demografico è concentrato interamente in Asia e Africa. Parrebbe pertanto sorprendente trovare in libreria una pubblicazione dal titolo “Perché dobbiamo fare più figli” a firma di Piero Angela e Lorenzo Pinna, due “colonne” della divulgazione scientifica italiana. L’analisi socio-economica presente nel libro riguarda la situazione europea ed italiana, in cui, in controtendenza rispetto alle aree in via di sviluppo, la popolazione è in fase di decrescita ma, soprattutto, di invecchiamento. Ciò comporta molteplici problemi, tra cui: • Difficoltà gestionali dei sistemi pensionistici (oggi in Italia ci sono 7 pensionati ogni 10 lavoratori e saranno in rapporto di uno ad uno fra pochi anni); • Aumento delle spese sanitarie (una notevole percentuale delle stesse riguarda la fascia di età sopra i 65 anni che è in fase di rapida crescita); • Necessità di aumentare la produttività di ogni singolo lavoratore per far “girare” un’economia in cui la fascia produttiva è sempre più ridotta a fronte di quella improduttiva costituita da anziani e studenti. Il monito di Angela e Pinna è quindi un invito alla maggiore procreazione non tanto per ragioni culturali o “etniche” (gli autori si professano, infatti, più che favorevoli all’immigrazione e all’integrazione di altre culture) quanto più per ragioni razionali di mera sopravvivenza: riportare il tasso di natalità a livelli almeno sufficienti per mantenere stabile la popolazione italiana o quantomeno per frenarne l’eccessivo sbilanciamento della piramide demografica e, così, consentire al sistema economico-sociale di funzionare. L’esposizione dei contenuti è come sempre chiara, brillante e di facile lettura, sebbene in questo libro siano presenti molti più dati, tabelle e grafici che in altre pubblicazioni precedenti. Sempre simpaticissime le rappresentazioni grafiche di Bruno Bozzetto. Chi segue con attenzione Angela sia in tv che sulla carta stampata, forse troverà un po’ ripetitivi gli ultimi quattro capitoli, in cui vengono affrontati i temi dell’energia (di fatto un riassunto del precedente libro “La sfida del secolo” – Mondadori 2006), della fuga dei cervelli (tema molto caro ad Angela) e del sistema scolastico italiano. Nel complesso un’ottima pubblicazione che, con la precedente “La sfida del secolo” – Mondadori 2006, traccia un quadro non proprio tranquillizzante per il futuro economico-sociale del nostro paese.
Perché dobbiamo fare più figli. Le impensabili conseguenze del crollo delle nascite
Il punto chiave della questione secondo gli autori è quello del crollo delle nascite, che rischia di mettere in seria crisi il nostro paese e più in generale l'Occidente. Soprattutto se messo in relazione con un costante (per quanto benvenuto) innalzamento dell'età media dei decessi e un conseguente invecchiamento della popolazione. Il rapporto fra popolazione attiva e popolazione passiva diventa così una delle questioni determinanti per lo sviluppo del nostro paese, da inserire peraltro nel quadro del boom demografico dei paesi emergenti e dell'alta natalità delle famiglie extracomunitarie immigrate in Italia.
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MARCO LOMBARDI 27 giugno 2008
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