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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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Perché qualcuno dovrebbe uccidere un angelo?
Perché qualcuno dovrebbe sposare un dannato?
In uniform edition l’undicesimo romanzo della serie del commissario Ricciardi.
A Posillipo, in riva al mare, viene trovato il cadavere di un anziano prete. Padre Angelo era per tutti un santo, eppure qualcuno lo ha ucciso. Non sarà un caso di facile soluzione per Ricciardi, la cui stessa vita, del resto, è sempre più complicata. Ora lui ed Enrica si frequentano e Luigi Alfredo non potrà continuare a nasconderle la ragione che tanto a lungo li ha tenuti separati. Sarà perché è maggio e nell'aria c'è un'energia particolare, sarà perché la vittima dell'omicidio su cui indaga era un confessore, ma per il commissario è arrivato il momento di dire la verità.Con questa serie di libri edita da Einaudi, Maurizio De Giovanni ci trascina in un'ambientazione unica, quella della Napoli degli anni '30. Siamo in pieno ventennio fascista e qui si intrecciano due vicende, quella umana e quella professionale, del commissario Ricciardi, personaggio tra i più particolari della narrativa di genere. Quest'uomo dalle eterne mani in tasca, con il ciuffo ribelle e gli occhi di ghiaccio, è dotato di un dono particolare che per lui è anche una maledizione: riesce, infatti, a percepire le ombre delle persone morte di una morte violenta che lo indirizzano nel corso della sua indagine. La forza di questi romanzi, a mio parere, è nel mondo che De Giovanni è riuscito a creare: dallo spaccato di un'epoca terribile e affascinante al tempo stesso, che lascia presagire la tragedia che si sarebbe svolta di lì a poco in Italia, alla forte caratterizzazione dei personaggi con i quali è facile immedesimarsi, con i quali condividiamo sogni, speranze, ambizioni e delusioni. Personaggi che riescono a evolvere di libro in libro, in un crescendo umano fino all'emozionante finale.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sebbene lo stile di De Giovanni si stia un po' asciugando, gli intrecci sono sempre molto complessi e ben architettati, creandone una trama ben congeniata. Consigliato come tutti i romanzi precedenti del commissario.
Il purgatorio dell’angelo è questa vita passata ad espiare un peccato di gioventù. Sulla scogliera di Viale Costa, presso la casetta dell’acqua minerale, viene ritrovato il cadavere di un sacerdote con il cranio sfondato. Mentre si svolgono le indagini, il commissario Ricciardi è molto teso e nervoso perché sa di dover rivelare ad Enrica il motivo che gli impedisce di sposarla e non ne ha il coraggio. Ha timore di essere pazzo come sua madre. Piacevole lettura.
Un libro per certi versi strano, tutti i coprimari scompaiono o sono presenti in poche pagine, si ha sensazione che ci stiamo avvicinando al finale, perché il nostro caro Ricciardi è sempre più in conflitto con sé stesso, la confessione è l'elemento fondamentale, raccontare o non raccontare del “Fatto”?
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