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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2013
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Dopo "L’istinto del sangue" Grangé sembra aver abbandonato l’idea di mettere complesse psicologie femminili al centro delle sue trame. Qui i personaggi femminili sono naturalmente presenti, ma la scena appartiene a Oliver Passan, uno sbirro tormentato, duro, alle prese con un serial killer ermafrodito e con colleghi corrotti che peggio non ce n’è. Il celebre scrittore francese ha il potere di evocare con metafore mai banali atmosfere, ambienti e stati d’animo come pochi. Ogni suo personaggio è abitato da un demone che lo agita e lo corrode, sempre in guerra con sé stesso e con la battaglia personale che decide di combattere. Una battaglia che è inesorabilmente obbligato a combattere. La Garzanti avrebbe dovuto lasciare invariato, rispetto all'originale, il titolo (Kaiken) che dice molto al lettore circa in viaggio che sta per affrontare e anticipa la grande attenzione profusa nella descrizione della millenaria tradizione Giapponese e la sua contaminazione con la modernità della trama di questo ennesimo, indimenticabile, thriller sanguinario.
Questo libro coinvolge non poco tanto da spingerci a non lasciarlo fino alla fine. Ottima la descrizione dei caratteri dei personaggi e dei luoghi, sembra di respirarne l'aria. Lascia perplessi che si divida in due storie distinte aventi come comune denominatore il protagonista, lascia anche perplessi la sensazione che all'avvicinarsi della fine ci sia una bella frenata. Diciamo che leggere questo libro è come viaggiare dove il viaggio è più importante della meta finale. Nel complesso è decisamente da leggere.
Ottimo,letto e gustato! Il monsieur grangè con questo suo nuovo libro ha superato se stesso... Bellissimo!
Recensioni
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