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Torniamo al fianco della protagonista Maika. Questo secondo volume, Sangue, è proprio all’insegna del viaggio. Ella continua la ricerca della verità sul mostro che la rende invincibile (ma che allo stesso tempo la divora dall'interno) e sulle sue origini, su chi è veramente. Un viaggio non semplice e costellato da insidie e nuovi personaggi. La trama si infittisce e non sempre si chiarisce, anzi, in molti punti resta ancora confusionaria e con ancora troppe domande. Parte del viaggio di Maika si svolge via mare e l’illustratrice Sana Takeda ci permette di incontrare una serie di creature affascinantissime come squali, tigri e polpi antropomorfi. Ovviamente, disegni e illustrazioni restano impeccabili e magistrali, permettendo alla storia di proseguire nonostante le tremende domande senza risposta che attanagliano il lettore. Il culmine tuttavia viene raggiunto quando, sempre in cerca della verità, Maika va in esplorazione sull’Isola delle Ossa, traghettata in un ambiente che ricorda molto l’Ade e da uno spettacolare nocchiero fatto d’ossa che ricorda Caronte. Qui incontra anche la Volpe di Sangue, uno degli Antichi; ci si addentra così nei conflitti di razza e si inizia inoltre ad avere qualche indizio sulla madre di Maika e sull’Antico Dio. La protagonista per me resta ancora un'incognita, in certi momenti l'apprezzo molto e la capisco, in altri invece si perde e si allontana. E' un personaggio decisamente interessante, ma ancora avvolto nella nebbia così come molti aspetti della trama. Insomma, c'è un approfondimento su qualcosa, si intravede forse una continuità e quindi FORSE, ma dico forse, qualche risposta per comprendere meglio, ma c'è davvero tantissima carne al fuoco! Decisamente troppo forse, ma vedremo nei prossimi due capitoli cosa succederà!
Una nuova guerra incombe sul Mondo Conosciuto. Eppure non è passato tanto tempo dall’ultima, nella quale la città di Constantine è stata ridotta ad un cumulo di macerie. A ovest del Muro di difesa abitano gli Umani e le streghe monache dell’ordine della Cumaea; a est, nelle Corti dell’Alba e del Crepuscolo, risiedono gli Antichi, creature immortali e dall’aspetto di animali antropomorfi, la cui origine è avvolta dal mistero. Ma il Mondo Conosciuto è popolato anche dai Gatti, simili nell’aspetto a quelli domestici, ma con due o più code e in grado di parlare e compiere magie, e dagli Arcanici, discendenti sia degli Umani che degli Antichi. Odiati in particolar modo dagli Umani, vengono resi schiavi e uccisi per il fluido contenuto nelle loro ossa, da cui le streghe ricavano i loro poteri. Poi ci sono gli Antichi Dei, creature estremamente potenti che avevano minacciato la distruzione del mondo intero e che per questo vennero bandite. In tutto questo, Maika Halfwolf, un’adolescente arcanica senza il braccio sinistro, è alla ricerca di risposte sul suo misterioso passato e sull’enigmatica morte di sua madre; ma deve anche imparare a controllare il mostro che ogni tanto sbuca dal braccio perduto e la sua “fame”. Ringrazio di cuore la Oscar Mondadori Vault per avermi mandato l’edizione digitale di questa saga dark fantasy a fumetti. La storia è molto appassionante e coinvolgente, in grado di far sparire il “blocco del lettore” in un attimo; i disegni poi sono meravigliosi e ricchi di dettagli, dei quadri in miniatura. Le pagine sono intrise di mistero, inquietudine, violenza (sia fisica che verbale) e sangue, ma anche di temi importanti e attuali come il razzismo, la sete di potere e i lati oscuri (i mostri) dell’essere umano. Un’opera del genere non può mancare da una libreria, infatti ho già messo nella lista dei libri da comprare tutti e quattro i volumi cartacei.
Monstress Volume 2. Sangue inizia subito forte con Maika che fa strage di pecore a Thyria, l’adorata città dell’Imperatrice dei Flutti: per quanto non voglia ammetterlo con gli altri, il mostro che è dentro di lei è sveglio e ha fame. Ha sempre fame. Il braccio che le mancava dal gomito ora le manca fino alla spalla. Accompagnata dalla piccola volpe e dal gatto Ren, si è recata in questa città perché vi è situata una base della madre, sperando di trovare indizi che facciano luce di un passato che non ricorda. Riesce nel suo intento: in uno scrigno nascosto nel muro trova una chiave d’osso. Supportata dai Fratelli Imura, predoni che già in passato avevano aiutato lei e la madre, intraprende un viaggio per mare per raggiungere l’isola delle Ossa, un luogo nato sui resti di un dio morto. Braccata dalla Corte del Crepuscolo, da quella dell’Alba, dalla Federazione umana, dalla Cumaea, ora sulle sue tracce ci sono anche le regine di Thyria, anche loro interessate a quello che porta con sé. Tema centrale del secondo volume di Monstress, come già fa intuire il titolo, è il sangue e le capacità che è in grado di dare a chi lo possiede: una forza e un potere che fanno gola a tanti. Nuove rivelazioni vengono date da Marjorie Liu non solo su di esso: si scopre che Maika è legata alla Corte dell’Alba da una stretta parentela, che il bambino presente nella foto che la ragazza ha trovato è legato alle Regine di Sangue e anche per questo loro sono tanto interessate a lei. Anche il mostro che è dentro di lei sta cercando di ricordare il proprio passato e proprio sull’isola delle Ossa scopre la paurosa azione che molto tempo prima ha messo in atto. Interessante e ben fatto è come mostrato il rapporto tra Maika e la madre, sui dubbi e la necessità della ragazza di scoprire il motivo delle azioni della madre, se lei provasse affetto per la figlia o fosse soltanto un mezzo per i suoi scopi. Altrettanto interessanti sono le reazioni del mostro nello scoprire quello che ha fatto e il suo legame con l’Imperatrice Sciamana, colei che ha creato la Maschera. Maschera che tutti cercano di avere e che nel finale rivelerà qualcosa d’importante per Maika. Finale che rivelerà anche un’altra piccola sorpresa, introducendo un nuovo tassello per la trama creata da Marjorie Liu. Sul fronte dei disegni, Sana Takeda si mantiene sui livelli del volume precedente: colori sempre azzeccati, grande cura per i primi piani, le tavole a tutta pagina e gli animali. Takeda si dimostra a suo agio nel disegnare nuove creature come il Nocchiero, i fratelli Imura (con sembianze di tigri), i membri dell’equipaggio che accompagnano Maika nel suo viaggio (sembianze di squali e calamari), per non parlare delle sirene. Peccato per la frettolosità del tratto in alcune delle tavole più piccole che altrimenti avrebbero reso il lavoro di Takeda quasi perfetto. Ciò non toglie che la disegnatrice sappia essere veramente espressiva. Unico neo, il prezzo del volume, che è sempre di 19 E come il primo, ma presenta quaranta pagine in meno (160 pagine contro le 200 e più di Monstress Volume 1. Rivelazione).
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