La scienza perduta della preghiera. Il potere nascosto della bellezza, della benedizione, della saggezza e del dolore

Braden,, con questo libro, non ha convinto. Il libro è colmo di ripetizioni, provenienti da altri suoi lavori. In tutta onestà, m'aspettavo molto di più da un autore del suo calibro. Sono pienamente d'accordo con massykirk, circa il suo breve riassunto che condensa il messaggio di tutto il libro. Tengo a sottolineare che tutti noi, non abbiamo bisogno di interlocutori tra noi stessi ed il divino. Non importa come si prega, ognuno lo fa a modo proprio, l'importante che lo si faccia con gratitudine e con emozione. In questo modo riusciamo davvero a connnetterci con il il Tutto, onnipresente ed amorevole.

Mah! Ho letto questo libro prima dell'Effetto Isaia, scritto prima dallo stesso autore. Non sapendo dell'esistenza del primo libro, mi sembrava un argomento interessante, ma con il senno di poi, si tratta di ripetizioni su ripetizioni. E quando un autore copia se stesso, qualcosa che non va c'è... Ha tutto il sapore di una trovata commerciale... L'unica sostanziale idea "innovativa" è che la preghiera non deve essere una mera conseguenza di parole imparate a memoria, come c'hanno insegnato. Essa deve essere sentita con il cuore e con sentimento, non una richiesta od una supplica alla divinità, ma una formula di gratitudine per aver già quello che si chiede. In questo modo si entra in sintonia con la "Matrix Divina" e riscrivere nel campo quantico la realtà. Non vorrei prendermi del merito, ma il riassunto di 208 pagine è questa breve recensione... A voi, la scelta!