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In questo volume conclusivo delle Opere di Carlo Rosselli sono raccolti i testi più significativi dell’ultimo periodo della sua vita scritti sullo sfondo di avvenimenti cruciali della storia europea: il conflitto italo-etiopico, decisiva rottura dell’ordine internazionale, e la guerra civile spagnola, esemplare scontro tra democrazia e fascismi.In questa seconda fase del suo esilio Rosselli congiunge ad un inesausto fervore di azione, culminante nella partecipazione alla guerra di Spagna alla testa della colonna italiana, un sempre più intenso impegno di elaborazione teorica.Rosselli trascorre dai temi storici, questione cattolica, problema nazionale, a quelli politici, ceti medi e proletariato, partito e movimento, stato e società, élite e massa, liberalismo e democrazia, per concludere con i temi centrali della sua Weltanschauung: rivoluzione e fascismo.La rivoluzione è vista sempre meno come insurrezione e sempre più come lotta rivoluzionaria, lenta e lunga maturazione di un atteggiamento inteso alla “rottura integrale di ciò che è in nome di ciò che deve essere”; la lotta al fascismo è sentita come guerra di religione, conflitto di concezioni della vita politica e della vita morale non conciliabili, da condursi pertanto con assoluta intransigenza, che non vuol dire faziosità.L’antifascismo vissuto come porro unum necessarium è lo storico legato di Rosselli su cui si regge la repubblica italiana; esso ha evitato che dopo il crollo del fascismo insorgesse nel paese la psicologia della disfatta; con la proposta della creazione di un regime democratico ha riscattato la guerra perduta.
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