Lettura piacevole con la storia che rappresenta un po’ quello che poteva e può ancora succedere nello spaccato delle piccole e grandi città.
Le due protagoniste rappresentano bene le adolescenti di oggi e anche i personaggi giovani attorno a loro, è un esempio di come molti giovani affrontano la quotidianità tra lavoro e svago purtroppo spericolato e come non riescano più ad accontentarsi di nulla e cerchino il divertimento nelle azioni vietate.
La storia di amicizia è sviluppata bene, la crescita di due giovani ragazze insieme con due situazioni familiari diverse, che riescono a ritrovarsi, nonostante abbiamo percorso due strade diverse per un breve periodo.
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Descrizione
È difficili avere quattordici anni tra i casermoni di via Stalingrado a Piombino, tra le acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari cercano di trovare la loro identità, la loro voce autentica. Attraverso gli occhi di due ragazzine che stanno crescendo, velocemente, duramente, insieme, Silvia Avallone racconta un’Italia operaia dimenticata, di folgorante attualità. Finalista al Premio Strega, vincitore del Campiello Opera Prima e del Premio Flaiano.
Dopo aver letto il libro Acciaio di Silvia Avallone ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Consigliato
Scritto da timoretto.mil 05 dicembre 2017Emozionante e realistico
Scritto da Barbara il 04 dicembre 2017 Come dice il nome, Acciaio è un libro duro; mai fastidiosamente pesante, ma senza dubbio di una singolare intensità e introspezione dei personaggi che lo rendono valido e particolare.
Caldamente consigliato a chi cerchi una storia emozionante, politematica e, soprattutto, reale. Perché il brutale realismo del libro è anche il suo maggiore punto di forza: i turbini del periodo adolescenziale, gli amori incompleti, le difficoltà lavorative, Acciaio contiene e fa vivere tutto questo in modo assolutamente coinvolgente.
Una scoperta
Scritto da daniela.dallalbail 01 dicembre 2017Davvero notevole questo romanzo, sia per la forza narrativa che per la capacità di rendere al lettore i sentimenti dei protagonisti, in qualche modo imprigionati nel grigio acciaio di una città, dove i sogni e le aspettative sono frenati in parte dalle difficoltà oggettive del quotidiano, in parte dai limiti che a volte senza rendersene conto ci si autoimpone, finendo per rassegnarsi al presente, o cercando vie di fuga peggiori del male. In questo clima per nulla facile crescono due ragazzine, Anna e Francesca, inquiete e vitali, tra problemi comuni e altri più grandi di loro. Un romanzo che apre gli occhi e la mente.
Uno spaccato sociale in prosa.
Scritto da Chiarail 12 marzo 2017 "Acciaio" è un libro bellissimo e spietato, in egual misura ed in maniera coerente e necessaria.
La storia parla della realtà di due giovanissime amiche, che da quando sono nate fanno i conti con il posto in cui sono nate, con le difficoltà quotidiane del loro contesto sociale.
I loro sogni adolescenziali, così come quelli più maturi dei personaggi che ruotano attorno a loro, si scontrano con quella che è la vita reale dei casermoni di via Stalingrado, a Piombino, in un racconto che ben rappresenta purtroppo ancora una parte di Meridione.
La speranza, tuttavia, non abbandona mai le pagine di questo romanzo, e il sentimento di rivalsa è sempre più forte dell'arrendevolezza alla sconfitta.
Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo, la Avallone racconta con profondità ogni personaggio inserito nel suo contesto, lo fa con disincanto ma anche con un grande amore verso ognuno di essi.
Alessio, Francesca, Anna e gli altri, sono diventati parte di me, perchè in loro sono riuscita a vedere tante storie reali di gente come loro e questo è un grande punto di forza del romanzo.
Lo consiglio a tutti, ma soprattutto ai più giovani!
Manca qualcosa
Scritto da barbarail 12 marzo 2017 Acciaio è la storia di due ragazzine, Anna e Francesca, in piena adolescenza vivono le prime esperienze legate all'amore, al sesso e alla voglia di diventare grandi.
Purtoppo l'ambiente in cui sono nate non è dei migliori,i palazzi popolari di Piombino, sui quali sovrasta l'acciaieria che da lavoro alle molte famiglie che vivono lì.
Uno scenario opprimente che contrasta con la voglia di libertà e la voglia di vivere delle due amiche. Tutte le vicende che le riguardano girano attorno all' acciaieria e al suo altoforno.
La storia in sè è valida e molto bella, con una forte valenza sociale, racconta ciò che realmente accade in alcune periferie.
L'autrice racconta il modo di vivere nudo e crudo di persone di una certa condizione sociale, destinate a lavorare in una fabbrica per tutta la vita, senza ambizioni, persone legate alla loro misera origine che non fanno nulla pe rmigliorare la loro condizione. Anna è l'unica a voler cambiare la propria situazione, lasciando il posto in cui vive e cercando di migliorarsi.
Un romanzo con un grande potenziale a cui però manca qualcosa, il finale sembra staccarsi dall'idea originaria e lascia un po' perplessi.
Un romanzo piacevole ma a cui manca qualcosa.
Un gran bel romanzo
Scritto da soniail 08 marzo 2017 Anna e Francesca sono due quattordicenni intelligenti, felici e con un futuro davanti.
Purtoppo vivono nelle case popolari di Piombino, nel degrado, in una realtà povera, in questo caso il futuro regala prospettive non proprio rosee.
La fabbrica dell’acciaio permette alle famiglie di andare avanti con gli uomini che lavorano in condizioni pessime e le donne che restano a casa crescendo i figli.
Anche le famiglie delle protagoniste non sono diverse.
Francesca e Anna però sono inseparabili, sono belle e intelligenti e suscitano un po' di invidia da parte degli altri. Loro pensano a divertirsi, andare al mare e a immaginare un futuro diverso da quello che le circonda. per non finire come tutti quelli che vivono li.
Ma anche la loro amicizia sarà messa a dura prova dalla vita.
Questo romanzo è uno spaccato della società odierna, l’ignoranza, la chiusura mentale, l’indifferenza, la falsità e cattiveria.che distruggono ogni ambizione,e desiderio o aspettativa.
Un bel romanzo dai temi importanti e scritto bene.
particolarmente instenso
Scritto da Ivanail 07 marzo 2017tratta di queste due ragazzine, cresciute in mezzo all'acciaio e loro stesse sono forte come questo materiale. Amiche da sempre e per sempre, ma come ogni grande amicizia ci sono tante difficoltà, soprattutto ad una età come la loro, tra ragazzi, genitori che non riescono a comprenderci, la scuola, i primi approcci al sesso. Un libro ricco di colpi di scena, alcuni così terribili e crudi che fanno piangere tutte le lacrime del proprio corpo. L'autrice ha usato uno stile molto semplice ma che fa effetto, sembra di viverla questa storia, e forse l'ho vissuta anche io mentre leggevo. Bellissimo libro, è molto coinvolgente e particolarmente intenso
Si lascia leggere
Scritto da gv60gil 06 marzo 2017 Anna e Francesca, ragazzine alla soglia dell'adolescenza, sono delle "intoccabili" tra i loro compagni di scuola, gruppo di amici, ragazzi più grandi. Sono piene di quell'incoscienza selvaggia di chi non vuole appartenere a niente, senza troppe domande, senza risposte.
Sognano l'Elba si, le spiagge bagnate di ricchi turisti, guardandola dalla Piombino degradata che ci descrive la Avallone. Nel libro c'è tutto: il paesino della provincia "distrutto" (fisicamente e moralmente) dalla fabbrica, le acciaierie Lucchini, ci sono padri molestatori, violenti, nullafacenti, madri che non si ribellano o spingono i figli verso un futuro diverso,storie d'amore, il potere del corpo femminile, la confusione sessuale, la droga, l'abbrutimento di adolescenti e giovani. Il libro ti prende, vuoi vedere come andrà a finire. Ma, a fine romanzo, qualcosa non ti torna. Il finale risulta affrettato e superficiale. Tutto sommato è un libro che si lascia leggere volentieri.
Ti cattura e ti trascina
Scritto da pmaestrelloil 05 marzo 2017 E' la storia di due ragazze quattordicenni, ambientata nel quartiere popolare di Via Stalingrado a Piombino, sede delle Acciaierie Lucchini. Un'amicizia fatta di sogni e di speranze, illusioni e delusioni in una realtà difficile, dove l'industria segna le famiglie, le manda al mare o le lascia in cassa integrazione... Un libro che si legge tutto d’un fiato.
La Avallone ha uno stile unico, ti cattura e ti trascina nella trama del libro, tra i suoi personaggi. Sicuramente una storia che prende in ballo tanti aspetti, gioventù, povertà, scontri familiari, sesso, desideri, passione, degrado sociale.
Borghi in cerca d'identità
Scritto da Sabrinail 02 marzo 2017 Non è da tutti a 25 anni scrivere un libro che parli di temi scottanti, che parli della propria città, nuda e cruda. La scrittrice Silvia Avallone l’ha fatto e bisogna renderle merito, non solo per il coraggio che ha avuto di esporsi alle critiche dei suoi concittadini (che sono piovute numerose) ma essenzialmente per la qualità dei contenuti.
Un testo che è possibile leggere anche in un giorno, ma con pause (obbligate). Perchè il testo dell' Avallone è è uno di quei romanzi veri, che dalla prima pagina ti legano subito ai personaggi, come se li conoscessi da sempre, e combatti con loro nelle battaglie della vita quotidiana (e Anna e Francesca, ma anche i rispettivi genitori o i fratelli o gli amici, lo fanno continuamente, in una lotta perenne per la vita. O alla ricerca di una felicità fittizia e materiale).
Sullo sfondo, ma neanche poi tanto, una Piombino, ed in particolare un quartiere, che diventa l’emblema delle città industriali e dei sobborghi popolari, a volte troppo dimenticati nel contesto nazionale di un’Italia che mira all’Europa ma che è fatta ancora di spiagge sporche assediate da chi non ha soldi per andare in vacanza, di feste di paese attese come l’evento dell’anno, di famiglie intere patriarcali con il capofamiglia inglobato nella sua intera esistenza dall’unica grande fabbrica della città, odiata ed amata al tempo stesso, nella quale si riflettono tutti gli operai.
Bisogna apprezzarne la redenzione nonostante i tanti mali: dopo tutto, c’è ancora la voglia di andare avanti, la speranza che qualcosa cambi, ma soprattutto la volontà di fare in modo che ciò possa accadere. E’ qualcosa di confortante che ti alleggerisce un po’ di tutto quello che hai letto fino a quel momento, che comunque non va via ma è come se ti aiutasse a digerire una realtà scomoda che tutti vogliamo inconsciamente rifuggire.
Amicizia resistente come l'acciaio
Scritto da Gloriail 01 marzo 2017Si tratta di un libro che appassiona durante la lettura tanto da terminarlo in poco tempo. Permette al lettore di immedesimarsi nella realtà di Piombino descritta come un mondo in cui svettano le ciminiere delle fabbriche, mostri dal fumo grigio unico futuro per i giovani. Opposto al mondo operaio abbiamo le due protagoniste che traggono forza l'una dall'altra per raggiungere un futuro migliore di quello che già segna i personaggi attorno a loro. Affascinanti descrizioni paesaggistiche e dei caratteri del romanzo fanno innamorare dello stile dell'autrice.
Assolutamente consigliato
Scritto da psilviail 01 marzo 2017 Ho letto questo libro che mi ha coinvolto sin dall’inizio, lo spaccato che fornisce la Avallone riesce a dare sfaccettature diverse ad ogni singolo personaggio. Lo stile è chiaro e incisivo e i personaggi che tratteggia ti rimangono impressi a lungo.
Ciascuno di essi rivela nel corso della storia altri aspetti di se stesso, che riescono a far ricredere il lettore, in positivo o in negativo che sia. I personaggi che popolano questo microcosmo in buona parte sono rassegnati a non avere alternative oppure le trovano spesso nell'illegalità; la maggior parte di loro non crede nella scuola e nel potere dell'istruzione; le vicende che provengono dal mondo di fuori, e che vagamente percepiscono attraverso tv o giornali, sono per molti di loro qualcosa di lontano, di superfluo. L'isola d'Elba, a un'ora di traghetto, è un sogno che sembra irraggiungibile. Ma oltre alla narrazione amara di questa vita di provincia, "Acciaio" è, anche e soprattutto, un meraviglioso racconto sull'adolescenza e sull'amicizia al femminile. Mi sentirei di consigliarlo per la trama avvincente, per la bravura dell’autrice nel descriverediversi personaggi.
MEMORIE VIRZINIANE
Scritto da MARTINAil 24 novembre 2016 Divorato durante l'estate di tre anni fa, mentre ero al mare assieme alla mia famiglia. Ero un po' scettica, me l'aveva consigliato mia mamma che ha gusti molto diversi rispetto ai miei in fatto di film e libri. Pensavo fosse un banale polpettone pieno di luoghi comuni e invece mi sono dovuta ricredere. E anche tanto. Amore a prima vista dalla prima pagina. Per il protagonista Alessio, per ogni ogni dettaglio paesaggistico, per ogni descrizione sociologica legata alla realtà della fabbrica e del mondo operaio, per la disperazione e la claustrofobia che un microcosmo come Piombino può instillare nell'animo umano di chi prova a cambiare le cose o prova a cercare una chance al di fuori.
Bello bello.
Scintillante, forte e duro come l'acciaio
Scritto da KARINil 21 novembre 2016Ho deciso di leggere il libro dopo una attenta traduzione universitaria in francese dell'incipit. La scrittura diretta e ricca di immagini mi ha colpito. Una volta iniziato il romanzo è stato inevitabile sentirsi partecipe della storia di amicizia tra Francesca e Anna. Le vicende si susseguono in un vortice di immagini e sensazioni. Non si può fare a meno di ridere insieme alle protagoniste e provare gli stessi batticuori che ti ritrasformano adolescente. La vita del quartiere, il mare e il sole delle estati italiane ti pervadono e ogni sensazione resta anche dopo la lettura. La trama non annoia mai e i colpi di scena non mancano. Silvia Avallone ha una straordinaria capacità di dipingere con le parole e di farti sentire sulla pelle il calore dell'acciaio fuso.
Una storia intensa
Scritto da alice.facinil 14 settembre 2016Una storia molto coinvolgente che appassiona. Il libro finisce in pochi giorni!
Storia toccante e coinvolgente
Scritto da Corradoil 17 maggio 2016E' un romanzo estremamente intenso che descrive con chiarezza e lucido realismo lo smarrimento e lo spaesamento dei giovani italiani negli ultimi trent'anni. La forza dell'amicizia fra le due protagoniste quattordicenni è un barlume di speranza contrapposto ad un mondo di adulti tristi e sconfitti. Questo romanzo mi ha ricordato i racconti di grandi autori ottocenteschi come Zola e Verga per la crudezza degli scenari descritti e la desolazione e l'assenza di prospettive che il mondo contemporaneo oggi offre alle giovani generazioni.
laFeltrinelli Libri e Musica - Palermo
Scritto da caterina P.il 23 maggio 2017Un romanzo di formazione che racconta l'Italia dei primi anni del duemila; la storia di un'amicizia forte e importante e di un'adolescenza tormentata. La Avallone porta il lettore in una regione dove l'orizzonte si divide tra il blu intenso del mare e il fumo grigio e triste dell'acciaieria.
Dettagli
- Listino:€ 12,00
- Editore:Rizzoli
- Collana:Best BUR
- Data uscita:21/05/2015
- Pagine:357
- Formato:Tascabile
- Lingua:Italiano
- EAN:9788817081375