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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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«La prima regola del Bar della Pinna è: se una storia è raccontata bene, è vera.»
Bar Sport riapre i battenti, ma non è più quello di una volta. I vecchi volti si sono mescolati a facce nuove: avventori e avventurieri, mostri e mostriciattoli di un'altra Italia. Nel Bar Fico vengono esposte solo brioche invisibili a occhio nudo da scegliere col microscopio; nessun cliente mostra più un colorito naturale: solo visi abbronzatissimi, nelle più varie tonalità che vanno dall'albicocca al vitel tonné; ovunque squillano i cellulari, rombano i motori e i banconi sono preda ghiotta del delirio stilistico dei designer. Sopravvivono però ancora le maniere ruvide dei baristi all'antica, i cocktail assassini, le toilette irraggiungibili, la minacciosa torta Palugona. E fra un mondo e l'altro si snodano le molte storie da bar: quella del sassofonista cieco Elmo Buenavista innamorato della bella Sweet Misery; quella della video-battaglia di nonno Amedeo contro il Booz; quella di Gaetano mai apparso in televisione; e poi ancora quella del piccolo krapfen di Schwartzbruck Franz, dei tre strani Re Magi e di Capitan Carabus... In Bar Sport Duemila c'è posto per tutti. Cosa aspettate a entrare?
Indice
PSICOPATOLOGIA DEL BANCONE DA BAR
Il monolito
Il superaccessoriato
Il Transilvania superstar
Il girotondo della morte
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il Maestro Benni, come sempre, ci regala un testo in grado di farci sorridere. Chiaramente è un testo leggermente differente rispetto a “Bar Sport”, ma merita comunque di esser letto. Leggero, frizzante e scorrevole.
molto bello anche questo
Chiamiamolo il 'seguito' del primo, ottimo, 'Bar Sport'. Purtroppo invecchiando non tutte le cose migliorano e sicuramente Stefano Benni in questo 'aggiornamento' agli anni Duemila dei personaggi e delle caratteristiche dei 'Bar Sport' perde un po' di invenzioni e soprattutto di genuina convinzione. Il risultato è un libro che funziona solo in parte, con critiche e parodie piuttosto esplicite (a volte sono fastidiose da quanto sono scontate) ai personaggi e ai vizi del Duemila, dal telefonino alla novelle cuisine. Non lo consiglierei se non ai fan accaniti
Recensioni
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