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Il leader del futuro deve saper parlare alla gente di cose che alla gente importano. Con gli stivali ben piantati a terra. O su un paio di tacchi, chissà…
«Stelle cadenti ha il merito di inquadrare e illuminare col telescopio dell'analisi politica, più che col microscopio del giornalismo quotidiano, le parabole di personaggi come Craxi, Segni, Monti, lo stesso Berlusconi e il primo Renzi, fino a Di Maio, al secondo Renzi e a Conte, ma anche una fioritura di movimenti più o meno spontanei che vanno dai girotondini alle Sardine» - Marco Ventura, Messaggero
Il leader del futuro deve avere idealità e passione. Deve ispirare un sentimento di condivisione. le manovre di palazzo consentono di conquistare un potere fragile e a tempo. Per durare, serve cuore: solo così puoi convincere le persone a battersi con te per un progetto comune, a qualunque costo. E poi serve il coraggio della competenza, un valore che è stato mortificato negli ultimi anni.
Quanto dura un impegno professionale, un'amicizia, una storia d'amore, o magari un amplesso? La durata è importante nella vita di tutti noi. Ma ancor di più dovrebbe esserlo per i politici: il fattore tempo è decisivo, se è vero che il compito di un leader è far raccogliere ai cittadini i frutti di quel grande impegno corale che è la politica. Ma negli ultimi anni il verdetto è inesorabile: i politici dei giorni nostri durano poco, molto poco. Nella maggior parte dei casi, osserva Annalisa Chirico, sono meteore: si accendono, brillano fino ad abbagliare e poi si spengono. Realizzano cose piccole, perché manca il tempo per realizzarne di grandi. Soprattutto i leader italiani. Leadership provvisorie, condannate alla temporaneità, puntellano un cielo di stelle cadenti, come quelle presenti nel simbolo del Movimento 5 Stelle che, secondo l'autrice, ha tradito i suoi ideali originari di partecipazione e trasparenza per diventare un partito verticistico e trasformista. È l'ebbrezza del potere, che fa perdere di vista la realtà finché non si commette l'errore fatale. Ma non solo: è il paradosso della "democrazia istantanea", che corre frenetica sui social rendendo il leader politico sempre più simile a una celebrity. Ma l'elettorato è volubile, fluido: chi non risponde alle aspettative viene "licenziato", avanti il prossimo. L'alternativa, secondo l'autrice, è la "triade aurea del modello Draghi", che racchiude passione, competenza e coraggio. Il leader del futuro deve saper parlare alla gente di cose che alla gente importano. Con gli stivali ben piantati a terra. O su un paio di tacchi, chissà…
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