L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 12,00 €
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Gangster e scommettitori, ricchi borghesi, ruffiani e politici corrotti, cristiani ed ebrei, filonazisti e comunisti, si muovono in un noir dal ritmo serrato.
«Il Re di Varsavia, così ben tradotto da Francesco Annachiarico e con la postfazione di Francesco Cataluccio, abbonda di punti interrogativi, drammi, doppie verità, strappi e colpi di scena» - Susanna Nirenstein, Robinson
C’era una volta a Varsavia.
1937. A pochi mesi dall'invasione nazista e in un clima politico di crescente dittatura e inconsapevolezza del futuro, si svolge l'ascesa di Jakub Shapiro, ebreo, gran pugile ma anche un assassino al servizio del capomafia della comunità israelitica. La racconta, cinquanta anni dopo, da Tel Aviv dove si era rifugiato in tempo, Moises Inbar, all'epoca diciassettenne, che di Jakub era diventato l'ombra. Da quando Jakub ha ucciso con sanguinaria crudeltà il mite padre di Moises, il ragazzo è una specie di specchio del travolgente criminale, in un rapporto odio-identificazione difficile da decifrare. Del boss avventuroso, il fragile ragazzino ebreo testimonia, ammirato e schifato, gli atti e le passioni di una vita avida, in un continuo di episodi e figure travagliate, ebrei e non ebrei, nessuna delle quali solo comprimaria ma sempre caratterizzata da una propria storia (il capomafia, la tenutaria del bordello, la moglie ebrea borghese, l'amante polacca aristocratica, il fratello sionista idealista, il killer mostruoso con il suo demone, e i molti minori che compongono lo sfondo sociale). Soprattutto Moises avverte del «re di Varsavia» quel «nucleo oscuro» che rende in fondo contraddittorio ogni suo successo. E che preannuncia qualcosa di terribilmente triste e sorprendente. "Il re di Varsavia" è un romanzo criminale; è un romanzo storico sulla Varsavia antisemita e capitale dell'ebraismo, divisa tra l'aspirazione a metropoli europea e un autoritarismo provinciale, mentre scivola verso la tragedia; è un romanzo morale, sull'assuefazione alla violenza e su quanta e quale ne è giustificata dalla voglia di rivalsa di chi è oppresso; ed è un romanzo politico, sulle radici della nazione di Israele. Da questo libro è stata prodotta una serie televisiva.L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore