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Anno edizione: 2020
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Una rivisitazione del simposio platonico in chiave pre-esistenzialista. "In vino veritas", come dice lo stesso Kierkegaard nei suoi diari, è lo stadio estetico. "Le figure qui presentate sono sicuramente degli esteti i quali però non sono affatto digiuni di etica". Come in tutti i suoi testi, Kierkegaard ci presenta le possibilità davanti alle quali l'uomo è chiamato a scegliere, senza certezza sul futuro e sulle conseguenze delle stesse scelte. "In Vino veritas" non è certo uno dei testi più noti del filosofo e teologo ma racchiude già in se tutti gli elementi caratterizzanti del suo pensiero.
Consigliato
Il vino è la bevanda della disinibizione e i cinque commensali del novello simposio platonico allestito da Kierkegaard in questo libro, lo sanno. A introdurre la narrazione è un interessante discorso sul ricordo e sulla memoria. I riflettori vengono , dunque, puntati sui ricordi interiori dei commensali che disquisiranno sullâ??eros e sulla donna. A prendere la parola per primo è la voce dellâ??inesperienza: il Giovane. Egli spiega la difficoltà di individuare il vero oggetto dellâ??amore e si ritiene felice per non aver mai amato. Il Giovane considera, infatti , lâ??amore come il più comico dei sentimenti, una ricerca struggente e travolgente di qualcosa che è in realtà inspiegabile. Costantin, il padrone di casa, critica lâ??inesperienza del giovane e fa trasparire dal proprio discorso la grande delusione amorosa che ha subito. Egli, tuttavia , rende noto anche che è proprio dalla mancanza dâ??amore che nasce la poesia, luce in una ferita aperta. Su questo non potrà che concordare Victor lâ??Eremita, il quale riprendendo il discorso di Costantin sulla natura contraddittoria della donna ,sostiene fermamente che ogni genio, poeta ed eroe sia nato grazie a una musa ispiratrice: la donna. Il quarto interlocutore è lo Stilista che mette in luce la frivolezza del sesso femminile affamato di apparenze e di moda, un semplice ornamento della vita. La voce fuori dal coro è rappresentata dallâ??ultimo intervento, quello di Johannes il Seduttore. Egli stravolge i discorsi precedenti con un mito. Secondo questâ??ultimo la donna è più potente dellâ??uomo ed è un inganno creato dalle divinità per tenerli a bada. Il Seduttore le descrive come una creazione meravigliosa e confuta gli altri interlocutori perché denigrano la donna in quanto amanti infelici. Solo il seduttore riesce a godere dellâ??illusione senza lasciarsi ingannare. Lâ??immagine finale proposta, tuttavia , sembra essere lâ??esempio concreto della delicatezza e della tenerezza che si cela dietro lâ??amore. Lettori e lettrici questo libro è da assaporare in compagnia di un calice di vino.â??In vino veritasâ?? è un dialogo per tutti i tipi di innamorati , inesperti, cinici e disillusi. Buona lettura e ricordate: IN VINO VERITAS
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