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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
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Molto veloce da leggere ma per nulla superficiale.
Un libro divertente, per niente banale e molto scorrevole. Questa commedia ci porta nella Germania del 2011, dove si aggira un Hitler misteriosamente redivivo e, per esigenze letterarie, reso a tratti persino simpatico dalla penna felice di Timur Vermes. Meno simpatici risultano invece altri personaggi, mi riferisco ai politici e di chi cerca di arruolare Hitler nelle loro file. Libro scritto sì per far divertire, ma la superficie nasconde il vero significato del libro; l'autore con il libro ci chiede: se mai dovesse tornare una persona del genere, tornerebbe davvero con il braccio teso, le camice nere e l'olio di ricino? No! piuttosto si travestirebbe con la maschera del democratico. Davvero esilarante (ma anche inquietante) vedere come Hitler essendo ritornato dal 1945 si confronta con le nuove tecnologiche e di come riesca ad impararle presto e sfruttarle per reinserire il germe del nazionalsocialismo nei cuori inermi della popolazione tedesca sottomessa al dio internet (come del resto lo è tutto il mondo). Sfruttando i nuovi canali di comunicazione, infatti, Hitler diventa il simbolo e la rappresentazione di tante realtà. Ricordiamoci che la storia compie sempre un percorso ciclico ed il comportamento umano è estremamente prevedibile. Dalla attuale crisi di valori che sta affrontando l'Europa, e comunque il mondo in generale, rischiano di nascere regimi che si rifaranno neanche troppo velatamente all'atrocità nazista, al grido di "Non tutto era sbagliato" (come si conclude il testo). Una cosa da rilevare è che nel romanzo risultano comuni riferimenti a fatti o personaggi che, se non si conoscono, rendono più ostica la comprensione del testo, per questo motivo consiglio di leggere anche l'appendice in fondo al libro, dove l'autore precisa con apposite note per capire il contesto storico.
Un libro più che altro descrittivo. Fa attendere un’apertura che non arriverà mai. A mio avviso la trama è un po’ troppo piatta. Peccato perché le prime 100 pagine fanno bene sperare. Sicuramente uno stile dì scrittura molto originale.
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