La trappola

Colpa mia, sono di nuovo cascata nella trappola ordita dal marketing della casa editrice. Non solo non è un thriller, ma è terribilmente noioso. La trama è scontata, ho indovinato il movente a metà libro.

Non sono un'amante dei thriller troppo "crudi" e sanguinolenti perciò questo che rientra nella categoria dei thriller psicologici mi ha appassionato molto. Nella prima parte il racconto è un po' più lento poichè vengono descritte le conseguenze dell'isolamento a cui si è relegata la protagonista. La seconda parte invece è molto più avvincente ed articolata e la trama viene sviluppata in modo molto intelligente dall'autrice che riesce a insinuare continui dubbi nel lettore sull'attendibilità della protagonista e degli altri personaggi. Se lo scopo di un thriller è quello di lasciare fino alla fine il lettore nel dubbio su quanto sia effettivamente accaduto e su chi sia il colpevole, per quanto mi riguarda questo è un libro ben riuscito.

Linda Conrads è una affermata e famosa scrittrice che ha deciso di ritirarsi a vita privata a seguito del brutale omicidio della sua amata sorella, avvenuto diversi anni prima La vita di Linda muta improvvisamente quando una sera vede il volto dell'assassino in tv. Thriller intenso e dai risvolti psicologici che tiene il lettore col fiato sospeso. La capacità di Melanie Raabe di creare un'interconnessione empatica con il lettore, rende questo libro un noir d'alto livello assolutamente imperdibile.