Un soldato italiano in Jugoslavia 1942-1945

Bella, genuina ed istantanea questa narrazione intima del soldato Nicola Mattanò. Partito dalla Calabria nel 1942 solo con la sua gioventù e davanti a sé la Guerra. Lui racconta la sua esperienza di morte e di vita, di speranza e di carità umana. Semplicemente senza tanti artifici, ma con efficacia. Infatti quando si legge si ha la sensazione della narrazione orale, proprio come quando il nonno racconta quello che è successo nei tempi passati e noi siamo attenti e a tutt’orecchi . La memoria va conservata e questa testimonianza, fortunatamente, non è andata persa. Il figlio Angelo Mattanò ritrovando il manoscritto di suo padre ha fatto rivivere il Padre stesso e ci ha insegnato a non dimenticare le Persone e i Fatti. Lo consiglio vivamente non solo per una lettura personale, ma anche estesa alla famiglia come documento storico autentico.

Racconto autobiografico del soldato Nicola Mattanò sul fronte albanese-greco-jugoslavo nella seconda guerra mondiale. Narrazione di uno spaccato di storia personale vissuta fra varie peripezie: la chiamata alle armi; il fronte; la prigionia; la fuga dalla prigionia; il rifugio nei villaggi jugoslavi; la guerra partigiana e il rientro a casa. Scrittura con un ritmo limpido e scorrevole. Consigliabile a tutti per i temi trattati e per non dimenticare gli orrori della guerra.