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Giorgio Napolitano si è speso molto nel centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia per far rinascere l'orgoglio nazionale, così utile nei momenti bui del nostro Paese. Questo libro esprime concetti profondi con parole semplici, ed è il risultato dei numerosi interventi del Presidente tenuti in questo anno di festeggiamenti. E' un libro, e non è l'unico, che dovremmo leggere per riflettere sulla nostra storia.
Festeggiamenti e iniziative per i 150 anni dall’Unità d’Italia si sono avuti un po’ ovunque nel corso del 2011. Giorgio Napolitano, in quanto Presidente della Repubblica, si è trovato a intervenire in diverse manifestazioni. Il testo raccoglie, con opportuni lievi adattamenti, i suoi discorsi. Come filo conduttore, la necessità di non trasformare i festeggiamenti in modo strumentale, ma considerarli come occasione di riscatto verso un futuro più prospero. Conoscere il passato aiuta a migliorare il proprio presente fornendo basi solide per il futuro. Diversi sono gli argomenti trattati, che accentuano aspetti importanti dell’Unità d’Italia: l’invito a non sottovalutare la questione Meridionale, e a mantenere il concetto di unità e non spingersi verso falsi federalismi tendenti a spaccare in due il Paese; l’importanza dei Garibaldini e la situazione politica economica sociale presente al momento della partenza da Quarto; il ruolo cruciale per l’annessione del Mezzogiorno svolto dalla Sicilia; il ruolo di Cavour di cui non si può mettere in discussione l’aspetto liberale, e soprattutto l’abilità di coordinare le diverse forze politiche e sociali protagoniste del Risorgimento; l’importanza di Roma; il tricolore già preesistente, sorto a Reggio Emilia; i concetti di federalismo e autonomismi nel risorgimento e nell’Italia della Costituzione repubblicana; la necessità di un’opera e un impegno collettivi per risollevare le sorti di un’Italia che deve fare i conti con il mercato Europeo e via dicendo. Il testo è quindi una raccolta di atti di convegni dai quali scaturiscono, sullo stile dei discorsi di fine anno augurali, i pensieri del Presidente della Repubblica, che punta molto sui giovani e sulle loro potenzialità. Se lo si legge attentamente, ci si sofferma a meditare su diversi spunti di notevole interesse. Ma anche da una lettura più leggera se ne esce sicuramente con qualche interrogativo in più. È nello stile di Napolitano, calmo, moderato, riflessivo, di attenzione ai fatti e di consigli e speranze per i giovani.
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