L’eruzione del Vesuvio che sommerse Pompei ed Ercolano nella notte fra il 24 e 25 agosto dell’anno 79 d.C. non ci ha lasciato soltanto preziose testimonianze storiche e artistiche, ma anche interessanti tracce della vita quotidiana sui muri: i graffiti. Rappresentati in gran quantità da scritte e disegni, molti dei quali osceni, sono stati raccolti ed esaminati da studiosi di varie discipline: linguistiche, storiche, antropologiche. Nel libro sono raccolti 1000 graffiti pompeiani, la decima parte di quelli ritrovati. Raccoglierli e classificarli ha comportato un notevole lavoro da parte di studiosi diversi, non ultimi i filologi, poiché le scritte, non di rado sgrammaticate, hanno permesso di capire come si esprimeva il popolo incolto. I messaggi murali sono di vario genere: saluti, apprezzamenti diversi, annunci, auguri ad un amico, maledizioni, dichiarazioni amorose ecc., e quelli osceni sono in gran quantità, compiaciuti o offensivi. Queste scritte, volgari, nei due sensi del termine, ci danno un'idea molto più viva e autentica di ciò che doveva essere la vita di una città romana di quanto possano fare un vaso o un affresco, sia pure di grande valore artistico. La lettura è davvero interessante e divertente e, vantaggio non da poco, si può fare nei ritagli di tempo, a saltabecco, anzi direi che questo è il modo giusto per apprezzare il testo..
Felice è questo luogo. 1000 graffiti pompeiani. Testo latino a fronte
Il fenomeno dei graffiti non nasce nel XX o nel XXI secolo. Già nell'Antichità, per comunicare cose che avrebbero dovuto restare visibili almeno per un po', si utilizzavano i muri di edifici sia pubblici che privati. In questo libro risuonano le voci e i pensieri dei pompeiani del 79: donne e uomini, liberi e schiavi, giovani e vecchi. I loro pensieri raggiungeranno direttamente e senza alcuna necessità di commento il lettore dei secoli successivi più di quanto non riesca ai monumenti in pietra e muratura. Ciò non rientrava nei propositi degli autori di queste osservazioni e confessioni, che essi intendevano invece collocare solo nello spazio di un attimo, di un'ora, di una giornata, di una settimana e rivolgere inoltre solo a una certa persona o a una cerchia di persone. È questa la natura, anche sotto il profilo verbale, del paradosso e del miracolo di Pompei: che, grazie alla sua caducità, è diventata eterna.
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sapereaude 30 maggio 2023Roman graffiti
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Un libro veramente interessante che svela non solo il significato di alcuni graffiti ritrovati sui muri della città di Pompei antica, ma da anche le indicazioni di dove andarli a trovare. Una vera e propria guida archeologica per i piu' curiosi....come me! Consigliato!
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