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Non c'e quasi la caratterizzazione dei personaggi, così stereotipati e banali (dalla ragazzina alla signora delle pulizie) e la storia e' piuttosto noiosa. L'iniziazione a rapporti sadomaso poi mi e' sembrata solo una scusa per vendere copie perché mi sembra del tutto assurdo che una ragazzina si presti a pratiche simili solo perché ha sentito la voce del traduttore in albergo e senza un percorso personale di interesse o passione. La seconda stellina e' solo per l'originalità della morte della moglie del traduttore (anche se assurda!)
Un'anonima cittadina estiva (che può sembrare la stessa de "Il coperchio del mare" della Yoshimoto) È una città, questa, che vive nei tre mesi estivi, per il resto dell'anno se ne sta chiusa come un fossile nella sua silenziosa fissità. D'estate un mare gentile l'abbraccia, a occidente e a oriente si estendono lunghe spiagge dai bagliori dorati. (...) Il tempo del sonno arriva di colpo. La direzione del vento s'inverte, muta il disegno delle onde. Tutta la gente se ne riparte per luoghi remoti, a me sconosciuti. Le carte dei gelati che fino a ieri luccicavano a terra, ai lati dei marciapiedi, nel giro di una notte si ritrovano appiccicate all'asfalto. Luogo indolente per persone indolenti. Protagonisti di questa storia un sessantenne anonimo, il traduttore, con manie maniacali di ordine, sadismo e comando in privato e che dimostra invece riservatezza eccessiva e timida in pubblico Quel corpo rinsecchito dalla vecchiaia solo manipolandomi sarebbe tornato a vivere. ed una diciassettenne scialba in lotta con la madre (chi non lo è a quell'età nei libri), che vuole scoprire la propria dimensione sensuale ed è portata al masochismo. E perfino en passant un nipote muto, una moglie morta prematuramente in un modo troooppo assurdo, un'isola semideserta ed un alberguccio senza pretese. Poca profondità psicologica dei personaggi che non evolvono nè involvono. Immutabili ed imperscrutabili, legati non si capisce da cosa, mossi da ragioni ancora più imperscrutabili. Bondage e carne, nemmeno molto invero, un pò di sesso, più che altro sadomasochismo ma narrato con tono anch'esso piatto e ripetitivo. Frasette brevi e semplici, dialoghi striminziti ed essenziali. Niente di nuovo, solo noia. La noia della trasgressività, la carnalità sciatta e scipita senza sentimento e nemmeno una prudérie Il vetro della libreria mi rimandava l'immagine di un insetto moribondo. Ero un pezzo di carne appesa nella cella d'un macellaio. Ora, a me la carne piace accennata, intravista, indagata ma non buttata lì, quanto fa al chilo.... La storia scorre sciatta, piana, insulsa e senza un perchè, uno scopo, un moto neppure di piacere. La protagonista Mari sembra come se dovesse degradarsi perchè non trova di meglio da fare. Vogliamo parlare dell'atmosfera? L'autrice continua a dirci piena di presagi (ehi, ma la regola principe dello scrittore non era del tipo: se vuoi dire che l'atmosfera è inquietante non scrivere mai "è inquietante!"?) ma non mi coinvolge: potrebbe succedere di tutto a Mari e poco me ne importerebbe, come pure a lei in fondo, anzi, credo che un pò ci speri, nell'accadere di qualcosa di tragico. Alla fine sarà accontentata...oppure no? Ho preferito L'anulare della stessa autrice, pur essendo (forse) meno esplicito era molto più morbosamente avvolgente. Un volo di falena. Mentre l'altro ha suoi pregi, questo mi sento di sconsigliarlo. Erotismo giapponese? Leggete Kawabata se volete qualcosa di sensuale e cerebrale e Murakami (Ryu) per le ammucchiate (ok, a me non piace, ma ha tutt'altra classe), evitate questi romanzi da chicklit pornosoft.
La copertina di questo libro mi ha incuriosita, ho letto la breve trama sul retro e l'ho acquistato, piuttosto incuriosita. L'ho letto in 2 tempi, l'ho iniziato la sera prima di dormire, e la mattina appena sveglia l'ho finito. In effetti ha uno stile molto trascinante, è scritto molto bene, le parole sono ben pesate e arriva la fine in un batter d'occhio. Peccato che allo stile incalzante non sia associata una trama degna di nota. Si parla di una ragazzina che cade nel vortice delle perversioni di un vecchio, che a momenti è un fragile vecchietto, a momenti un mostro. Io non lo definisco alienante ma proprio "alienato", non sono facilmente scandalizzabile, ma in più punti devo ammettere di aver storto la bocca... ottimo per lo stile, insufficiente per la trama, il giudizio complessivo è sufficiente. Ma non mi sento di consigliarne la lettura.
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