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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2012
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Bauman in questo saggio ci illustra il senso che ha assunto il capitalismo in questo scorcio di inizio secolo e il modo in cui lo fa mi trova molto d'accordo. La vecchia produzione industriale è scomparsa. Al suo posto si è intridotto il capitalismo finanziario che della produzione illude, e ha illuso tutti, di poter fare a meno. Questo mutamento epocale, si incrocia, alimenta e ne è alimentata a sua volta dalla rivoluzione informatica che, grazie a Internet, ha pervaso ogni ambito della vita produttiva e individuale. La tesi è che il capitalismo, che è sempre parassitario, si è impadronito delle nostre vite attraverso la strumentalizzazione dei nostri desideri. E quindi i subprime sulla casa, le carte di credito, la precarizzazione instillata scientificamente attraverso usi e costumi ereditati dalla rete, l'orizzontalita' dei rapporti, la fine delle contraddizioni nella realtà virtuale sono tutti elementi che Bauman descrive e mette in relazione in modo efficace e convincente.
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