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Anno edizione: 2016
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«Nell'eternità, vedi, il tempo non esiste; l'eternità è solo un attimo, quanto basta per uno scherzo.»
Harry Haller vive in una condizione di impotente infelicità generata dal dissidio interiore tra l'"uomo" (quello che ha in sé di spirituale, di sublimato o per lo meno di culturale) e il "lupo" (il lato istintivo, selvatico e caotico). Chiuso in un isolamento quasi totale, arriva a un passo dal suicidio. Verrà "rieducato" alla vita comune da una donna incolta ma intelligente che lo aiuterà a trovare la via per meglio comprendere le "non regole" dell'assurdo gioco della vita. Pubblicato nel 1927, in un'Europa in cui i regimi totalitari si vanno imponendo, Il lupo della steppa è uno dei romanzi più "radicali" e più affascinanti di Hesse.Uno dei miei libri preferiti in assoluto, un' analisi profonda della società ma anche un inno alla vita
Libro indispensabile.
Io ho iniziato a leggere Hesse da Siddharta, forse come molti. Mi sono poi subito gettato su Il lupo della steppa e tutti gli altri, ma Il lupo resta uno dei miei preferiti. La caratteristica di Hesse di saper mescolare così abilmente realtà con misticismo e il mondo onirico mi ha sempre stupito e affascinato. Devo ammettere, infatti, che amo soprattutto i suoi testi meno "realistici", dove in compenso è riuscito a descrivere in maniera del tutto originale e con una chiarezza assolutamente difficile da ottenere, la vita interiore dell'uomo: dualità, molteplicità, assurdità e mancanza di logica, porte che si aprono e si chiudono, figure religiose e umane, immerse in una trama onirica. Insomma, in poche pagine è riuscito a fotografare l'interiorità e la complessità umana, dando al lettore una immagine surreale, eppure "realistica" dell'assurdità dell'essere umani, dell'avere tutto in uno spazio così confinato eppure infinito: quello che risiede in ognuno di noi. Leggere Il lupo della steppa è come guardare un film surrealista, ma da dentro, venendone completamente immersi e travolti, come risucchiati da una risacca, per poi uscirne mutati. Una scrittura lucida per descrivere in maniera verosimile il tumulto del cuore e del mondo pullulante dell'essere umano, duale: un inno al Superuomo.
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