Il modo di scrivere di Chiara Marchelli mi piace molto anche se non ha più raggiunto i livelli di Le notti blu. In ogni caso questo è il secondo romanzo sulle indagini volterrane del sottufficiale dei carabinieri Maurizio Nardi e, come per il primo, il caso è costruito per parlare di un “disturbo” della società, qui il razzismo nei confronti del diverso, ammantato anche dal bigottismo. La trama fila bene fino ad una conclusione particolare, ma, come si dice spesso, in questo caso con molta ragione, non è l’aspetto più importante. La scrittura evocativa della Marchelli ci rende un ambiente della provincia italiana dove l’elemento diverso, una donna di origine rom trasferita dalla Romania, costituisce una turbativa forte. In questo panorama emergono il timore e l’ignoranza profonda che spingerà uno dei protagonisti a chiedere informazioni sul permesso di soggiorno della donna, ignorando che la Romania è parte dell’Europa unita. Alla fine un romanzo molto triste che parla di un disagio in cui versa il paese, una lettura, come sempre per la Marchelli, assolutamente non banale.
Madre Terra. La nuova indagine di Maurizio Nardi
In una Volterra che si risveglia dopo mesi di silenzio, Mirela Dragan scompare. Rumena di origine rom, segnata da un trauma del passato, si era trasferita nella cittadina insieme al figlio Yanko, ragazzo inquieto e ribelle. Mazzino Taddei, il marito, rivela al luogotenente Maurizio Nardi che Mirela non è mai riuscita a integrarsi nella comunità: troppo affascinante, troppo fuori dagli schemi, troppo diversa. Così, quando il suo corpo viene ritrovato, ustionato e semisepolto, Nardi ha davanti a sé una serie di possibili colpevoli: lo stesso Taddei, un gruppo di devote fanatiche e perfino il parroco don Pasquale, uomo magnetico e intelligente, originario del Congo. Ma all'improvviso, un ragazzo amico di Yanko si suicida, imprimendo una svolta inquietante al corso delle indagini. Dopo Redenzione, Chiara Marchelli torna a raccontare gli aspetti più profondi della femminilità: il desiderio che rifiuta ogni imposizione, la fame di vivere senza controlli e senza ruoli. E insieme a Maurizio Nardi, uomo riflessivo e ferito dalla vita, porta alla luce le contraddizioni di una comunità fatta di persone ordinarie, dove il male è il pregiudizio che si fa legge e il bene è una scintilla d'amore, un fuoco da spegnere a tutti i costi.
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:17 giugno 2022
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Fabio00 22 giugno 2022
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