Maestrale

Cosa accomuna quattro persone diverse, in quattro scorci temporali diversi? Nel suo testo “Maestrale” l’autore fa un viaggio nel tempo (dalla Sardegna del 1600 fino ai giorni nostri) narrando alcune vicissitudini apparentemente disgiunte che poi, nel corso della narrazione fino all’epilogo, confluiscono in modo da rendere al lettore tutto chiaro e far quadrare ogni tessera del “puzzle” al suo posto. La storia è senz’altro costruita in modo complesso ma davvero interessante, scritta in modo semplice, tale da coinvolgere il lettore e accompagnarlo fino alla fine del testo con crescente curiosità (all’inizio non è facile seguire la narrazione, ci si chiede spesso dove voglia arrivare l’autore, e poi tutto viene finalmente spiegato). Un buon giallo con uno sfondo narrativo abbastanza curato e un epilogo ben sviluppato.

La narrazione viene portata avanti in quattro periodi storici, dal 1668 in poi, uno dei quali è il presente: si tratta di quattro storie apparentemente disgiunte a parte il luogo, la Sardegna, ma che sul finale si intrecciano e ogni tassello va al suo posto. La trama mi è piaciuta, è coinvolgente, non è facile intuire l’epilogo e le descrizioni sono accurate. Lo stile è in grado di una buona introspezione personale a seconda del personaggio e i discorsi diretti e le espressioni risultano verosimili; peccato per diversi refusi, qualcuno anche grave. Ad ogni modo il mio giudizio complessivo del libro è buono.