Il magico studio fotografico di Hirasaka

Nel magico studio fotografico ogni visitatore viene fatto accomodare su di un divano di pelle, gli viene offerto un tè, rivelata la notizia della morte ed a ognuno di loro viene consegnata una scatola piena di foto ricordo della loro vita, ne potranno scegliere una per ogni anno vissuto dando così la possibilità di rivivere i momenti più significativi e così formeranno il “somato” della persona che sta abbandonando la vita terrena, lanterna girevole dei ricordi. A turno entrano nella stanza una ex insegnante novantenne, un membro della yazuka (organizzazione criminale), una ragazzina. Il signore che li accoglie si chiama Hirasaka e colleziona macchine fotografiche antiche, il suo studio rappresenta il luogo di passaggio prima di andare nell’aldilà. I visitatori inoltre hanno la straordinaria possibilità di scattare di nuovo la loro foto preferita ma non possono interagire con nessuno. In Giappone si crede che ci siano luoghi di passaggio e che prima di morire le persone abbiano dei flashback in cui ricordano la loro vita, un modo di vivere la morte scevro da paura ed angoscia. Pagine delicate, magiche. Un libro sulla bellezza dei ricordi, sul potere della fotografia, racconta la vita parlandoci della morte.

Apprezzato da chi ama i libri introspettivi e riflessivi. In questo libro vengono raccontate diverse storie ognuna con un significato preciso ed un messaggio per il lettore. Purtroppo a me ha annoiato.

Un libro meraviglioso che affronta il tema della morte ma soprattutto quello della vita e dei ricordi sotto forma di fotografie...