Manzoni e il vero falsificato. Saggio sui Promessi sposi e sulla poetica manzoniana
Ebbene sì: Manzoni falsificò deliberatamente il vero storico nel punto in cui coincideva con il vero morale. Per quel matrimonio tentato in casa di don Abbondio, infatti, un decreto di Federico Borromeo comminava la scomunica. Manzoni, che se ne accorse però solo dopo avere terminato il Fermo e Lucia, preferì salvare il romanzo, piuttosto che bruciarlo, ma non volle ammettere la contraddizione con la poetica del vero preannunciata nella Lettera a M. Chauvet. Per accreditare come ortodossa la morale pur sempre positiva di Renzo e Lucia, occultò le prove, come risulta da ogni fase della revisione, qui ripercorsa dal manoscritto all'edizione definitiva. E ingannò il lettore, con una strategia comunicativa alla maniera della Lettera rubata di Poe. Poi, tormentato dal senso di colpa, tentò di riequilibrare la poetica, ma incorse in gravi incoerenze, che ora si possono spiegare. Più sconcertante della tesi di questo libro è la profondità del romanzo, e il gran lavoro di comprensione che resta ancora da fare.
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Anno edizione:2012
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