Il marchio del sesso

Questo è quello che intendo io per testo coerente! Leggo diversi contemporanei con un linguaggio pressoché ottocentesco… Loredana questo errore non lo fa. Leonardo, il protagonista, si esprime come un ragazzo qualunque, senza termini artefatti o frasi a effetto. A volte sembra davvero un coglione (per esprimersi con coerenza!), altre volte fa una tenerezza indicibile. Fa il duro, poi si scioglie, si arrabbia e poi si pente… e tutto accade con un preciso significato. La protagonista mi fa tanto venire in mente Xhex della Ward; un bel tipino tosto, anche un po’ stronza, ma fondamentalmente concentrata sul suo schiavo. E preciso che non sono amante del dolore e del bondage, quello che mi intriga sono i meccanismi relativi alla fiducia e al sentimento che esiste in rapporti come questo. Anche l’incipt è fenomenale, insomma mi è piaciuto in tutto. Non è facile per una donna scrivere come se si fosse un uomo: be’, Loredana l’ha fatto e – secondo me – anche molto bene. Il testo è curato, non ho visto un solo refuso, sempre ammesso che ci sia, e la copertina intriga quanto basta. Consiglio questa lettura a tutti gli amanti del genere, ma anche a chi ama il romance in generale perché non ci sono scene eccessivamente dure.