La maschera d'argento. Magisterium. Vol. 4

Partiamo dal perchè, purtroppo, non si possano assegnare 5 stelle a questo volume. Il problema del volume non è nella trama o nel modo in cui è stato scritto. Il problema sta nel come è stato curato il libro nella sua traduzione italiana. L'errore più grossolano e fastidioso? Spesso i nomi dei personaggi sono stati confusi all'interno del testo. Ad es., se è Jasper a compiere l'azione, è possibile che il lettore non trovi il suo nome, ma quello di Alex. Per un lettore adulto questo non crea grossi problemi, a parte un senso di fastidio, ma per il lettore più giovane può essere un problema consistente. Anche nel quarto volume della saga si mantiene un buon ritmo e i colpi di scena non mancano. Call deve affrontare i sentimenti legati al lutto e interfacciarsi con la storia di Constantine e dei suoi esperimenti. Gli interrogativi sul ruolo del caos e dell'anima nella magia aumentano per il protagonista. Il tutto è condito con una nuova e quasi comica attenzione di Call verso gli "sproloqui" di Jasper sulle questioni amorose.

Ho letto tutti e 5 i libri della saga Magisterium. In linea generale mi sono piaciuti, la trama è lineare e sono scritti bene (a parte un paio di errori di traduzione degli ultimi due volumi). Per certi versi ricorda Harry Potter sotto molti aspetti (infatti le scrittrici hanno detto di essersi ispirate ad HP), anche se poi risulta diverso lo svolgimento. A mio avviso a tratti sono risultati scarni. Sono libri composti da poche pagine (direi una media di 200 pagine cad.) e alcuni aspetti potevano essere approfonditi meglio (tipo alcuni personaggi). Nel complesso è stata una lettura semplice e piacevole, ma non mi sento di dare più di 3/4 stelle.

Il libro è uscito in anticipo, l'ho letto in otto ore e mi domando se non poteva farlo anche il traduttore prima che andasse in stampa. Troppa fretta! Nelle prime 40 pagine ci sono tre grossolani errori: il nome di un personaggio al posto di un altro , un pronome sbagliato, parole invertite che tolgono significato alla frase . Vi potete "divertire" a trovare lo stesso tipo di errori in tutto il libro. Saranno collocati apposta per vedere se il lettore è attento? Ne facevo volentieri a meno. La storiella è piacevole ed è indubbiamente adatta a un pubblico under 15: nulla toglie che chiunque la possa gradire, ma non aspettatevi neanche lontanamente un "HARRY POTTER". Direi che vale tanto quanto l'impegno che le due scrittrici devono aver messo nell'idearlo: giudicate voi. Buona lettura.