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Anno edizione: 2014
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«Prenda la vita momento per momento e vedrà che siamo, tutti, insetti in un blocco d'ambra.»
Mattatoio n. 5 è la storia semiseria di Billy Pilgrim, un americano medio, un uomo qualunque con però l'eccezionale capacità di passare da una dimensione spaziale all'altra. Senza essere in grado di impedire la cosa, può trovarsi ora a Dresda durante la Seconda guerra mondiale, ora nello zoo fantascientifico di Tralfamadore dove è esposto come esemplare della razza umana. Ma Mattatoio n. 5 è anche uno dei più importanti libri contro la guerra che siano mai stati scritti, autentica pietra miliare della letteratura antimilitarista. Kurt Vonnegut trae ispirazione dalla sua personale esperienza bellica quando, fatto prigioniero dai nazisti, ebbe la ventura di assistere alla distruzione di Dresda, la Firenze del Nord, da parte degli Alleati. Fu testimone di uno dei più terribili bombardamenti della storia, sopravvivendo grazie al suo osservatorio molto particolare: una grotta scavata nella roccia sotto un mattatoio, adibita a deposito di carni, nelle viscere della città. Quando alla fine uscì allo scoperto, al posto di una delle più belle città del mondo c'era un'ondulata distesa di macerie sopra un numero incalcolabile di morti. L'unico modo per narrare questa terribile esperienza, di per sé assolutamente indicibile, pare allora per Vonnegut quello visionario e di una comicità paradossale, che sa affiancare con maestria sorriso e dolore, grottesco e leggerezza della fantasia.
Un libro non facile, con salti temporali complessi da seguire. Si tratta comunque di una lettura che non dovrebbe mancare in nessuna libreria, perché illuminante. L’ autore, in un modo tutto suo, originalissimo, ci racconta la realtà straziante della guerra.
Ho finito di leggere questo libro poco tempo fa. Non avendo alcuna aspettativa, il valore della narrazione mi ha colpito ancora di più. Lo stile netto e deciso di Vonnegut mi ha fatto apprezzare l'apparente non senso della storia. Insomma, è un libro che vale la pena leggere, almeno una volta nella vita!
"Mattatoio n. 5" è una delle pietre miliari della letteratura del XX secolo. Potrebbe sembrare una storia insensata, ma quando lo si rilegge e rilegge ancora, tutto prende il giusto pezzo all'interno del puzzle progettato da Vonnegut. Il testo è una delirante satira antimilitarista. Cosa altro dire sulla guerra quando già tutto era stato detto in tutte le salse? COME dire cose che già erano state affrontare magistralmente da storici, da persone che avevano combattuto in prima linea in quell'inferno sceso in terra? "Billy Pilgrim ha viaggiato nel tempo": così si apre il libro. Billy sembra un uomo banale agli occhi di tutti, ma la sua vita non scorre come quelle di tutti gli altri. Billy senza alcun motivo apparente può cominciare a piangere e si ritrova in un altro punto della sua vita. Ha vissuto più volte la sua morte. E così, saltando da un punto all'altro, è totalmente impreparato alle situazioni che gli si presentano. Billy in guerra ci va come aiuto cappellano, nemmeno avrebbe dovuto vederle le linee nemiche, ma viene fatto prigioniero e internato. In seguito è trasferito a Dresda nello Schlachthof-Fünf del titolo. Mentre ivi risiede avviene il tremendo bombardamento a tappeto della città, ma gli occupanti del mattatoio, struttura sotterranea, si salvano. Quando riemergono in superficie si ritrovano in un mondo lunare. Billy sopravvive al conflitto, riesce a farsi una vita, una posizione di tutto rispetto, ma continua a rivivere, letteralmente, i traumi della guerra. La morte, il gelo, la disumanizzazione. Nella sua vita a seguire Billy vive tante altre tragedie, che non fanno altro che minare ancora di più la sua psiche frammentata dal conflitto mondiale. Vonnegut dice chiaramente che su una strage non c'è nulla di sensato da dire, se non il cinguettio degli uccelli. Puu-tii-uiit?
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